In Italia, i consumi crollano a picco per via della crisi, ma la domanda di prodotti biologici è cresciuta del 17,3% nei primi cinque mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli operatori del settore biologico sono oltre 52 mila, con un aumento complessivo del 5,4% rispetto al 2012. Mentre il giro d’affari complessivo del Bio in Italia ammonta a 3,1 miliardi di euro.

Basterebbero queste cifre a far capire l’importanza del settore biologico nel nostro Paese. Un settore in evoluzione, che ha bisogno di un regolamento al passo con i tempi. La Commissione Europea ha proposto un nuovo regolamento che indica limiti più stringenti per le coltivazioni biologiche.

biologico

I paletti proposti sono considerati da una parte degli addetti ai lavori talmente stringenti da limitare l’uso del biologico invece di favorirlo. D’altra parte, regole più flessibili rischierebbero di ripercuotersi sulla qualità del prodotto. Tra le questioni più dibattute trattate nel regolamento, anche i livelli di contaminazione permessi, la purezza delle sementi alla fonte e la possibilità di avere aziende a produzione mista, che affianchino il biologico al non biologico.

Voi cosa ne pensate?

Mi rivolgo a tutti, addetti ai lavori o semplici consumatori, per avere spunti di lavoro o suggerimenti su come emendare la proposta della Commissione, tenendo conto che la scadenza per presentare gli emendamenti è il 23 febbraio.

Aspetto i vostri suggerimenti per proporre delle modifiche!