Zullo (M5S): “Bloccare l’Expo, basta spot elettorali a spese dei cittadini”
Il candidato alle europee: “Evento lascerà opere incompiute e bilanci in rosso”

COMUNICATO STAMPA

logo_2_500x500_1«Finché siamo in tempo, blocchiamo l’Expo 2015 di Milano: gli scandali in serie, i comitati dei garanti plurinquisiti e nominati tanto per cambiare con i metodi cari alla solita vecchia politica, confermano che l’Italia la sua occasione l’ha già abbondantemente perduta». E’ l’opinione di Marco Zullo, candidato del Movimento 5 Stelle Fvg alle prossime elezioni europee. Secondo Zullo, «al tavolo dell’Expo si sono accomodati i soliti noti, pronti ad abbuffarsi. Da Mori e De Donno a Cantone, cambia davvero poco: il comitato anticorruzione voluto da Formigoni, guidato da due ex militari indagati per la trattativa Stato-mafia, ha fallito miseramente».

Non soltanto: «L’Italia non può permettersi Expo: altro che ricadute economiche positive fino al 2020, altro che prestigio per l’immagine del Paese – aggiunge Zullo -. L’evento lascerà un’eredità fatta di opere inutili e incompiute, con il rischio di buchi nei bilanci a ogni livello e scriteriato consumo di suolo: è un’opera nata morta, tenuta in piedi per tutelare gli interessi dei soliti noti e violentemente esposta alle infiltrazioni criminali, favorite dallo spezzettamento degli appalti. Oltretutto, anziché concentrare tutto su un’unica area, si sarebbe potuto spacchettare l’esposizione su un territorio più ampio, sostenendo le attività agricole già esistenti e fornendo una spinta all’economia locale ad ampio respiro». Secondo l’esponente del M5S del Friuli Venezia Giulia, «Expo si sta traducendo nella consueta passerella per politici e dirigenti patologicamente innamorati dei nastri da tagliare e dei microfoni spiegati davanti al naso: uno spot elettorale che pagano gli italiani, ai quali Renzi ha regalato il rincaro delle accise sui prodotti energetici proprio con l’obiettivo dichiarato di recuperare ulteriori 25 milioni di euro da destinare all’Expo 2015», conclude Zullo.