10394090_1496713260616521_1204079557718032730_nJean Claude Juncker ieri si è difeso in aula, rispondendo di fatto senza rispondere alle nostre domande sul caso LuxLeaks
. Ha spiegato di aver agito nei limiti della legalità, senza entrare nel merito delle questioni. Certo attirare miliardi e miliardi di capitali con tasse irrisorie è nei limiti della legalità, ma sottrarle agli altri Stati europei e ai cittadini è a dir poco anti-etico. Specie se nello stesso arco di tempo in cui Juncker favoriva l’arricchimento del Gran Ducato di Lussemburgo i cittadini Europei sono stati costretti dall’Europa ad una serie di sacrifici economici senza precedenti.

Davvero assurdo poi il comportamento delle altre forze dell’Europarlamento. Soprattutto di quelle del centrosinistra. Il leader di S&d, l’italiano Gianni Pittella, ha pronunciato un intervento delirante, paventando disastri economici irreparabili in caso di caduta della Commissione, con la mancata realizzazione del cosiddetto Piano Juncker da 300 miliardi di euro, tutti ancora da reperire. Per anni il Pd ha chiesto, a ragione, le dimissioni di Berlusconi. Ma non ho mai sentito dire a nessuno di loro che senza Governo ci sarebbe stata la catastrofe economica. Ora invece sì. Dove sta la verità?.

Giovedì voteremo naturalmente a favore della sfiducia a Juncker. Che non può rimanere al proprio posto: è presidente della Commissione Europea dal primo novembre, ma dal 2005 al 2013 è stato a capo dell’Eurogruppo, organo che riunisce i ministri dell’Economia e delle finanze degli Stati membri che adottano l’euro. L’Eurogruppo ha un ruolo centrale nelle politiche monetarie europee. Juncker lo dirigeva fingendo di fare l’interesse di una collettività di Paesi, quando in realtà faceva quelli dei suoi amici in Lussemburgo, dove è stato premier dal ’95 al 2013. Eppure in aula ha detto che non è lui l’amico dei poteri forti, sono altri ad esserlo. Senza ovviamente dire a chi si stava riferendo. Per quasi 20 anni Juncker ha fatto quello che voleva e ora pretende di uscirne pulito dicendo che d’ora in avanti ci saranno meccanismi di controllo più affidabili.