C’è qualcuno che ritiene che la specie animale più stupida del pianeta sia quella umana, l’unica capace di pensare di autodistruggersi, pure compiacendosene. Devo dire che per certi versi talvolta faccio fatica a sostenere il contrario, soprattutto dopo aver appreso che l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) qualche giorno fa ha decretato che il #glifosato, la sostanza chimica utilizzata in agricoltura come potente erbicida più diffusa al mondo, di fatto non può essere annoverata tra le sostanze etichettate quali cancerogene.

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Su questa decisione di cui io non condivido nemmeno una virgola, pendono forti sospetti di parzialità sia sui criteri utilizzati che sul metodo scientifico. Da un lato infatti la valutazione è stata fatta esclusivamente sulla molecola del glifosato e non sull’interazione che questa ha o può avere in formulazioni o interazioni con altre sostanze chimiche, che sono centinaia, dall’altro l’Ente europeo secondo Greenpeace pare abbia considerato nel prendere le proprie decisioni, alcuni studi non pubblici e non accessibili commissionati dall’industria dei pesticidi, notizia peraltro riportata anche da alcuni quotidiani nazionali.
In tutto ciò credo sia lecito nutrire il sospetto che questa decisione, in netto contrasto con quanto affermato dall’IARC, la branca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si occupa di valutare le sostanze cancerogene, sia dettata da interessi ben lontani dalla tutela della salute dei cittadini europei, anche alla luce del fatto che pare che alcuni membri del Comitato per la valutazione del rischio precedentemente abbiano lavorato per alcune aziende del settore.
Insomma, qui sull’indipendenza per arrivare a questa decisione pende qualcosa che è più di un dubbio, soprattutto considerando che tra pochi mesi la Commissione europea dovrà nuovamente pronunciarsi sulla questione, a fronte di un’autorizzazione all’utilizzo del glifosato scaduta nel 2012 e prorogata per altre tre volte di seguito.
Il lavoro a cui siamo chiamati noi portavoce del Movimento 5 Stelle e che stiamo portando avanti con tutte le nostre armi a disposizione, è quello di spingere le istituzioni come l’Agenzia europea per le sostanze chimiche a rendere prioritario nella loro agenda il preservare la salute dei cittadini europei. Sosteneteci!