E’ la domanda che ho rivolto alla Commissaria Europea per i diritti dei Consumatori Věra Jourová. La settimana prossima il Parlamento si appresta ad approvare una importante relazione di iniziativa sulla strategia per il mercato unico digitale.

All’interno di questo documento, a larga maggioranza, si è voluto inserire un principio che ritengo fondamentale per il corretto funzionamento di questo mercato: per quanto tecnicamente possibile, le stesse regole devono valere sia per le compravendite online, che per quelle tradizionali.

Questa coerenza è indispensabile per dare certezza al diritto, semplicità alle norme e quindi, in ultima analisi, contribuire a creare quel clima di Fiducia da parte dei consumatori che è uno dei pilastri del mercato unico digitale.

La percezione si costruisce non solo con le regole vere e proprie, ma soprattutto con la percezione dell’esistenza di queste tutele. Acquistare online non deve essere, né essere percepito come più rischioso.

Uno degli ostacoli allo sviluppo del pieno potenziale del mercato digitale è dovuto al fatto che spesso, mancando il rapporto diretto e fisico tra compratore e venditore, il consumatore non si sente altrettanto sicuro come nel caso degli acquisti tradizionali, in particolare per quanto riguarda garanzie e tutele.

Se manca uno di questi due elementi, fiducia e percezione, si rischia di vanificare tutto il lavoro svolto.

Cosa farà la Commissione Europea per far sì che acquisti online siano sicuri come quelli nei negozi?