Informarsi, per informare. E per toccare con mano come funzionano le istituzioni che operano a Bruxelles. Ecco di seguito un breve resoconto delle attività alle quali i 55 tra portavoce e cittadini giunti da tutta Italia, in particolare dalla circoscrizione Nord Est, hanno partecipato nei tre giorni di visita in Belgio.

“Verso un’agricoltura sostenibile”
La delegazione arrivata dal Fvg ha partecipato al dibattito “Verso un´agricoltura sostenibile”, con Marco Contiero, Policy Advisor di Greenpeace Europe e Koen Hertoge, membro del comitato promotore per “Un Comune di Malles libero da pesticidi”. L’incontro è servito ad approfondire i temi della sostenibilità in ambito agricolo, facendo emergere in particolare alcune buone pratiche, come quella della piccola cittadina della Val Venosta, dove ad agosto mi ero recato proprio per scoprire da vicino la marcia di avvicinamento che ha portato all’indizione di un referendum per l’abolizione dei pesticidi, in favore di colture organiche. Come ci ha spiegato Koen, Malles vive una situazione del tutto particolare: noto come il “paese del vento”, a causa delle forti folate patisce più di altre realtà la dispersione nell’aria degli agenti chimici che vengono utilizzati nell’ambito delle coltivazioni locali. Da qui il referendum, basato sulla difesa della salute pubblica dei cittadini, sulla sostenibilità delle culture e, appunto, sulle richiesta di inibire sul territorio comunale l’utilizzo di pesticidi aggressivi e tossici. Alla consultazione hanno preso parte 3.348 cittadini, con il 75% delle preferenze a favore dell’abolizione dei pesticidi. Quello di Malles è un illuminante esempio di democrazia diretta, di coinvolgimento dei cittadini, anche con metodi innovativi come il guerrilla marketing e le modalità di voto inusuali (per posta, oltre che ai seggi, per un periodo di due settimane).

Con il Policy Advisor di Greenpeace abbiamo parlato di un altro argomento che mi sta molto a cuore: quello degli Ogm. A oggi, l’84% delle colture geneticamente modificate si trova nelle Americhe, mentre degli oltre 2,7 miliardi di produttori di grano, appena 14 milioni si servono di grano transgenico. Colpisce poi scoprire che appena 5 aziende (Monsanto, Dupont, Sygenta, Basf, Bayer) detengono il 74% delle quote di mercato del comparto agrichimico. Eppure, le biotecnologie possono fornire ampie risposte alla necessità di incrementare la produzione agricola per far fronte al costante aumento di popolazione: sono stati sperimentati con successo metodi naturali che possono sostituire i pesticidi, rendere più resistenti alle inondazioni o ai fenomeni meteorologici violenti mais e riso, così come sono state individuate razze di mucche che a fronte di un quinto di mangimi ingurgitati producono grossomodo la stessa quantità di latte delle specie più “impattanti”.

“Diritto comunitario e storia dell’Unione Europea”
Assieme ai portavoce e agli attivisti arrivati dal Friuli Venezia Giulia abbiamo visitato l’aula dove si svolgono le assemblee Plenarie del Parlamento europeo, ospitate a Bruxelles. Ad accompagnarci è stato il funzionario dell’area visite del PE, Leone Rizzo, che ha poi tenuto un incontro su alcuni elementi del diritto comunitario e sulla storia dell’Unione Europea, dalla Ceca all’ingresso della Croazia nell’Ue.

“I fondi europei”
Abbiamo parlato di fondi europei con Matteo Lazzarini e Federica Morra della Camera di Commercio Belgo-italiana e su come l’ente camerale con sede a Bruxelles si interfaccia con enti locali e aziende nell’attività di progettazione europea. L’utilizzo di fondi diretti e indiretti, nel nostro Paese, è tutt’altro che ottimale. La richiesta per l’utilizzo delle risorse non è bassa, anzi. Il problema riguarda piuttosto la qualità dei progetti proposti, la perseveranza nel credere nelle iniziative per le quali si richiede l’ammissione a finanziamento. E’ una questione di approccio: per quello che riguarda i fondi indiretti – gestiti dalle Regioni – manca l’innovazione: c’è la sensazione che molti considerino l’Europa alla stregua di un Bancomat, dal quale prelevare per realizzare opere spesso fini a se stesse, prive di visione strategica e poco mirate a creare conoscenza formando il territorio, fornendo allo stesso gli strumenti per raggiungere poi i fondi diretti.

“Ufficio di Collegamento di Bruxelles della Regione Fvg”
Infine, la delegazione si è recata in visita all’Ufficio di Collegamento di Bruxelles della Regione Fvg, dove sono state illustrate le attività della struttura stessa, formata da un coordinatore e quattro unità di personale alle dipendenze della Presidenza della Regione – Servizio Relazioni internazionali e infrastrutture strategiche, nonché, dal 2015, tre stagisti. Nella mission rientrano iniziative di lobbying, l’informazione e la promozione di un dialogo costante con le Istituzioni europee (Commissione Europea, Parlamento Europeo, Rappresentanza permanente dei 28 Stati membri presso l’UE, Comitato delle Regioni (CdR), Comitato Europeo economico e sociale (CESE), Istituzioni nazionali a Bruxelles) e la collaborazione con le altre amministrazioni regionali italiane ed europee, i Consigli regionali, gli Enti Locali, Università, Scuole, Istituti, Centri di ricerca, mondo associativo. L’Ufficio facilita la partecipazione del Fvg a programmi finanziati direttamente dall’Ue essendo inserito in network (quali gli Europei Errin, Corral, Are, Regleg, Alda e gli italiani Urc, Giuri, Gii, Clenad) che offrono diverse opportunità e contatti come successo coi progetti Casa, SmartCare, ClusTre, attivati per suo tramite, e organizza e partecipa ad eventi a Bruxelles.

E’ stato quindi presentato il nuovo Programma quadro per la ricerca e l’innnovazione dell’UE “Horizon 2020” (2014-2020) e le opportunità per le piccole e medie imprese e il turismo.
Si è fatto un cenno all’attività di cooperazione territoriale europea in Fvg e dei relativi strumenti per attuarla (quali ad esempio i Gect, le Strategie macroregionali Adriatico-Ionica e Alpina, Eusair, Youth AdriNet).

Materiali e ulteriori informazioni sugli incontri qui:
https://marcozullo.it/materiali/