Il Movimento 5 Stelle ha votato contro la risoluzione su Expo presentata da Paolo De Castro (Pd). Abbiamo votato contro perché la risoluzione non ha voluto tener conto delle produzioni sostenibili a livello economico e ambientale, non ha voluto favorire le produzioni locali, non si è schierata contro le multinazionali e i prodotti geneticamente modificati, principali nemici della nostra alimentazione di qualità. Prima che l’aula di Strasburgo votasse la risoluzione sono intervenuto in aula. Ecco cosa penso di Expo.

Siamo alla vigilia dell’inaugurazione dell’Expo. Le premesse purtroppo non sono buone. Sono noti i casi di mala gestione e corruzione, soldi pubblici sperperati per quella che dovrebbe essere una vetrina di eccellenza per l’Italia e per l’Europa tutta.

Si è detto che l’Unione Europea può e deve fare di più. Certo, dobbiamo insistere su informazione e comunicazione, promuovere stili di vita sani, sostenere una filiera agroalimentare coerente e rispettosa.

Una filiera che deve veder collaborare produttori, distributori e consumatori, perché i consumatori consapevoli della qualità dei loro cibi e dell’impatto sull’ambiente della loro produzione faranno la differenza.

Dobbiamo dare voce ai piccoli produttori, alle piccole e medie imprese. Perché sono loro i veri portatori di un progresso virtuoso. Piccoli e medi produttori in Expo sembrano essere stati dimenticati. Abbiamo visto come i grandi gruppi la fanno da padrone.

Speriamo di essere ancora in tempo per cambiare rotta. E speriamo di non vivere il rimpianto di un’opportunità persa.