Leggo sui quotidiani la denuncia mossa dai consiglieri regionali Cinque Stelle sul possibile conflitto d’interessi in merito alla firma del decreto AIA, cioè l’Autorizzazione Integrata Ambientale, nella Ferriera di Servola. Se così fosse, questo sarebbe un atto gravissimo che metterebbe ancora una volta in discussione la salubrità di un impianto produttivo altamente impattante in centro città.

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Oltre allo scontro politico con la Regione proprio sulle emissioni inquinanti che fuoriescono dalla Ferriera di Servola, si aggiunge ora questo nuovo tassello che innesta quanto meno un dubbio sulla procedura con cui è stata approvata l’AIA.

Noi del Movimento Cinque Stelle vogliamo che sia fatta chiarezza a riguardo e riteniamo che la Ferriera rimanga comunque un impianto troppo obsoleto e pericoloso per continuare a operare in un’area densamente abitata. Bene sarebbe riconsiderarne una dismissione graduale con la chiusura progressiva dell’area a caldo dell’impianto.

Ancora una volta voglio ribadire il concetto che gli interessi economici non possono e non devono prevalere sul diritto alla salute. Attendiamo inoltre l’evolversi della situazione per quanto riguarda l’AIA, autorizzazione per la quale è già stata chiesta una revisione, ma, ancora una volta, è palese come l’assenteismo della presidente Serracchiani, impegnata più a Roma ad incollare i cocci del suo partito che in Regione, nuoccia pesantemente al Friuli Venezia Giulia.