Per aiutare i 608 lavoratori licenziati della Whirlpool di Spini di Gardolo (Trento), l’Europa ha approvato ieri uno stanziamento di 1,89 milioni del cosiddetto Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg). Questi soldi non verranno utilizzati per concedere ai dipendenti un ulteriore sussidio in denaro, ma per offrire loro servizi di consulenza, tutoraggio, valutazione delle competenze, formazione generale, riqualificazione e formazione professionale, orientamento alla creazione di un’impresa, assistenza alla ricerca di un nuovo impiego e incentivi alle imprese che li vorranno assumere.

whirpool trento

Per la politica locale il vero lavoro comincia adesso.  Sappiamo bene che questi servizi possono risultare davvero efficaci solo se organizzati in maniera adeguata dalle amministrazioni locali, sentite le reali esigenze dei lavoratori.  Senza un impegno concreto in questa direzione, i fondi non aiuteranno le famiglie degli ex dipendenti in difficoltà.

I licenziamenti hanno avuto un grande impatto, non solo nell’impianto di produzione frigoriferi, ma su fornitori e produttori della zona.  In gioco c’è il futuro di un’intera regione, dove il numero delle persone senza lavoro è raddoppiato dall’inizio della crisi, passando dal 2,9% nel 2007 al 6,1% nel 2013.