Gli Stati all’interno del Consiglio Ue vogliono essere liberi di poter ridurre o persino annullare, in qualunque momento, la dotazione finanziaria del programma “Frutta, verdura e latte nelle scuole”. Un’ingerenza inammissibile nei confronti del Parlamento Europeo, che da mesi é al lavoro per migliorare il piano di sostegno finanziario alla distribuzione di frutta, verdura e latte nelle mense scolastiche e che ora si vede calare dall’alto una decisione che rischia di condizionare la buona riuscita dell’iniziativa.

La presa di posizione del Consiglio Ue, con cui gli Stati vogliono approcciarsi all’incontro di negoziazione con Commissione e Parlamento Ue (il cosiddetto Trilogo), é l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini europei, perché il Parlamento Europeo é l’unica istituzione eletta in maniera diretta. Troppo spesso, relazioni che emergono da lunghi e serrati confronti all’interno del Parlamento Europeo vengono annacquate dalle decisioni degli Stati, che con un colpo di penna cancellano mesi di impegno e consegnano nelle mani degli europei direttive e regolamenti assai diversi da quelli proposti dagli eurodeputati che hanno scelto.

frutta verdura e latte nelle scuole

A quanto sembra, questa cattiva prassi rischia di essere replicata nel programma “Frutta, verdura e latte nelle scuole. Un programma che ci dà la possibilità di invertire la preoccupante rotta presa dall’Europa, che vede la percentuale di minori obesi in progressivo aumento, così come il consumo di cibo spazzatura e la diffusione di regimi alimentari disequilibrati e dannosi per la salute.

Nelle intenzioni del Parlamento, il programma intende supportare in maniera concreta una serie di iniziative per incoraggiare un’alimentazione equilibrata nei bambini proprio nella fase in cui formano le loro abitudini alimentari, dai 6 agli 11 anni.

Grazie ai fondi stanziati verranno distribuiti prodotti ortofrutticoli nelle scuole elementari e i ragazzi avrebbero la possibilità di vistare fattorie didattiche, di creare orti scolastici e di imparare quali sono i benefici del consumo di frutta.

Ora però scopriamo di non avere più la certezza dei fondi, perché gli stati possono decidere di ridurre o azzerare la dotazione da un momento all’altro. Come é possibile programmare azioni educative di medio lungo termine in questo modo?

Il Movimento 5 Stelle, che ha ottenuto importanti successi nella stesura di questo programma, continuerà a lottare perché ciò non accada. Ma il Governo Renzi e gli altri Stati devono sostenere nei fatti, e non solo a parole, programmi come questo. Così come abbiamo fatto noi nelle aule del Parlamento.