L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) è stata accusata da Greenpeace Europa di violare le regole sul conflitto di interessi riguardo alla valutazione sul rischio cancerogeno del glifosato.

Stop glifosato!

Questa infatti si riunirà nuovamente il prossimo 15 marzo per valutare gli impatti del glifosato sulla salute e sull’ambiente ma la valutazione potrebbe essere ben lontana dalla più assoluta obbiettività in quanto tre dei suoi membri sembrano avere dei legami particolari con i colossi dell’agrochimica.

Se questo venisse dimostrato, si tratterebbe di un vergognoso scandalo che sta mettendo a rischio la salute di 500 milioni di persone in tutta Europa. Gli esperti che esaminano questo dossier devo assolutamente garantire la più completa trasparenza e indipendenza sulla loro valutazione, soprattutto da qualsiasi tipo d’interesse corporativo.

Purtroppo non sarebbe la prima volta che l’ombra dei colossi dell’agrochimica si estende sulle decisioni circa l’uso di sostanze pericolose. Basti ricordare che nel 2015, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), organo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha classificato il glifosato come “probabile elemento cancerogeno per l’uomo” ma l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha ritenuto che non vi erano sufficienti prove scientifiche per attestare un legame col cancro.

Peccato però che L’EFSA ha basato la propria valutazione soprattutto su “studi non pubblicati” prodotti dalle stesse aziende che chiedono la commercializzazione del glifosato, e che questi studi non sono stati resi disponibili agli esperti della IARC.

Com’è possibile che un dato che dovrebbe essere oggettivo sulla pericolosità di una sostanza abbia dei giudizi completamente contrastanti? E perché allora la Commissione Europea non assume il principio di precauzione? E non vi sembra elementare che si debba cessare l’uso di studi finanziati da aziende private (e mai pubblicati) per garantire la più completa trasparenza?

La pratica di utilizzare studi industriali non pubblicati deve assolutamente terminare in modo che tutte le valutazioni scientifiche delle agenzie di regolamentazione dell’UE possano essere verificati in modo indipendente.

L’Europa deve garantire il benessere e la salute dei cittadini, non gli sporchi interessi dei colossi del veleno. #Stopglifosato