l diserbante più usato al mondo, il glifosato, è un probabile cancerogeno. Lo dice lo IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro – e l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. A questo proposito, stanno preparando un documento (che dovrebbe essere pubblicato a fine mese) sugli effetti del Roundup, uno dei prodotti di punta della multinazionale Monsanto. Soia, mais e cotone “Roundup Ready” (prodotti da quest’ultima) sono infatti resistenti all’erbicida Roundup e la soia “Roundup Ready” è il prodotto OGM più coltivato nel mondo.

LE PROTESTE DELLA MONSANTO
La multinazionale di biotecnologie agrarie – che vanta oltre 18 mila dipendenti e un fatturato di oltre 8,5 miliardi di dollari -, ha già risposto che lo studio dello IARC non si fonda su dati scientifici. Quasi ironicamente, lo sarebbero quelli foraggiati per anni dal colosso statunitense. Sembra già di rivivere il problema degli interferenti endocrini, quando le pressioni da parte dei funzionari americani hanno fatto capire a più riprese alla Commissione Europea che la raccomandazione sui pesticidi avrebbe costituito un problema per la buona riuscita dei negoziati tra Europa e Stati Uniti sul TTIP.

SOLO LA LOMBARDIA FA RILEVAMENTI…
Nonostante i rischi palesi per la salute umana, in Italia non si fanno rilievi sulla presenza di glifosato, un erbicida che, va ricordato, è ben lontano dall’essere selettivo e si trova anche nel verde pubblico e, in misura massiccia, nelle acque. L’unica eccezione è la Lombardia, dove dei rilevamenti effettivamente sono stati fatti. Ne avete sentito parlare? No, perché i risultati sono inquietanti. Talmente spaventosi che alcuni Stati membri (Olanda e in futuro la Germania), accortisi del pericolo, hanno già proibito la sostanza.

… E I RISULTATI SONO INQUIETANTI
I rilievi effettuati in Lombardia dicono che la sostanza è presente nel 31,8% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali e il suo metabolita, AMPA, nel 56,6%. Glifosato e AMPA sono fra le sostanze che più determinano il superamento degli SQA (Standard di Qualità Ambientale) nelle acque superficiali: AMPA in 155 punti (56,6% del totale), glifosato in 85 punti (31% del totale). Meno frequente è la presenza nelle acque sotterranee, dove il glifosato è presente oltre il limite in 2 pozzi e l’AMPA in 5 pozzi. A livello nazionale, su 1.469 punti di monitoraggio delle acque superficiali, 253 (17,2%) hanno livelli di concentrazione superiore agli SQA.

GRAZIE AL M5S, BOLZANO HA DETTO NO
Grazie all’azione del M5S, la Provincia Autonoma di Bolzano ha già detto no ai pesticidi. E più precisamente rifiuta in modo categorico l’uso del glifosato e dei prodotti contenenti glifosato su tutte le aree pubbliche. Un no che è arrivato dai banchi del consiglio provinciale proprio nei giorni scorsi con l’approvazione di una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e firmata dal portavoce Paul Köllensperger. Con questo testo, quindi, la Provincia di Bolzano vieta l’uso del glifosato e affini su tutte le aree pubbliche e da parte di strutture pubbliche (società, associazioni, Comuni, istituti di ricerca e altro ancora).