“Non siamo tutti uguali e la politica deve scegliere. L’unità che serve è quella delle forze buone, che non sono tutti i cittadini, ma solo una parte. Quelli che non rubano, non evadono il fisco, non truccano appalti, non colludono con le mafie, non distruggono le coste, non costruiscono case abusive o fuori norma, non sfruttano i lavoratori, non ignorano i propri doveri e non calpestano i diritti. Il primo guasto di questa riforma costituzionale non è quello di spaccare il Paese in generale ma la sua parte buona, che si dividerà fra il Sì e il No a una riforma dannosa, mal scritta, destinata a non funzionare e soprattutto di cui nessuno sentiva l’esigenza. Ma perché?”

Gustavo Zagrebelsky Giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale

“Non siamo tutti uguali e la politica deve scegliere. L'unità che serve è quella delle forze buone, che non sono tutti i cittadini, ma solo una parte. Quelli che non rubano, non evadono il fisco, non truccano appalti, non colludono con le mafie, non distruggono le coste, non costruiscono case abusive o fuori norma, non sfruttano i lavoratori, non ignorano i propri doveri e non calpestano i diritti. Il primo guasto di questa riforma costituzionale non è quello di spaccare il Paese in generale ma la sua parte buona, che si dividerà fra il Sì e il No a una riforma dannosa, mal scritta, destinata a non funzionare e soprattutto di cui nessuno sentiva l'esigenza. Ma perché?”  Gustavo Zagrebelsky Giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale