«La vera svolta sarà centrata quando gli animali non saranno più considerati, dal punto di vista giuridico, beni mobili deperibili».

Lo ha detto ieri l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Marco Zullo, intervenendo nel corso della tavola rotonda organizzata a Trieste dall’Ordine dei Medici veterinari della provincia di Trieste e la sezione locale dell’ Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) sul maltrattamento degli animali.

La problematica assume un rilievo particolare in Friuli Venezia Giulia, zona di transito per molti viaggi dai Paesi dell’Est Europa di animali da compagnia, cagnolini su tutti. «Il problema di fondo – ha approfondito dopo l’incontro Zullo – è l’idea culturale retrograda che sta ancor oggi alla base del rapporto con gli animali, sia da affezione che non: non è ammissibile che questi siano trattati alla stregua di elementi per il divertimento (vedi i circhi o i delfinari) o il diletto dell’uomo».

L’incontro – al quale hanno partecipato tra gli altri Corrado Abatangelo dell’Azienda sanitaria 1 Triestina, Damiano Baradel del Centro recupero fauna selvatica di Terranova e Alessandro Piacenza, vicecoordinatore nazionale delle Guardie zoofile Oipa – è stato particolarmente partecipato: i relatori si sono concentrati sul significato dell’azione di maltrattamento, su come i cittadini possono intervenire per evitare il ripetersi degli episodi e qual è il ruolo di istituzioni e corpi di polizia.

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