Un referendum popolare aveva decretato che il Comune di Malles Venosta doveva essere libero da pesticidi. Oltre 3 mila cittadini si erano recati alle urne, il 75% di loro aveva deciso che nel loro territorio non c’era spazio per l’uso di sostanze chimiche in agricoltura. Nel consiglio comunale di Malles bastava la semplice ratifica di questa decisione. Invece l’aula è riuscita a votare contro il referendum, contro la volontà popolare e anche contro lo stesso sindaco che si era espresso a favore.

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Ciò che è successo è sconcertante. E’ assurdo e inammissibile che il palese volere dei cittadini a tutela della salute, dell’ambiente e dell’economia di qualità sia stato considerato carta straccia dai consiglieri comunali. Mi chiedo quali interessi stiano rappresentando coloro che con tanto sfregio ignorano il volere della comunità che li ha chiamati a tutelare il bene comune. Il referendum di Malles aveva varcato i confini locali e nazionali. Era diventato un esempio di ciò che possono fare i cittadini per difendere il proprio territorio. Ora la beffa è ancora più grande e indigesta. Non possiamo nemmeno parlare di declino delle istituzioni, siamo andati ben oltre. Siamo alla morte della democrazia.