Alimenti e mangimi transgenici non devono entrare nel territorio europeo. Senza se e senza ma. Purtroppo, invece, l’Ue importa ogni anno 32 milioni di tonnellate di soia per i mangimi dei propri allevamenti. E il 90% di questa soia, proveniente soprattutto da Brasile, Argentina e Usa, è geneticamente modificata.

Il Movimento 5 Stelle spinge per invertire questa pericolosa tendenza e fare dell’Europa un territorio libero da Ogm. Per farlo, eravamo a favore di una moratoria: volevamo chiedere alla Commissione Europea di non dare nuove autorizzazioni né rinnovare le vecchie fino a quando non si fosse trovato un accordo sulla nuova proposta legislativa dell’esecutivo comunitario in materia di Ogm.

mangimi ogm

L’alternativa ai mangimi Ogm esiste. E’ possibile. Ma occorrono la volontà politica e il coraggio di ripensare l’attuale modello agricolo che punta sulla quantità riducendo alla fame le piccole imprese. Il mantenimento dello status quo non fa altro che allontanarci dalla strada della prosperità.

Purtroppo, la linea del M5S non è passata nella Plenaria di Strasburgo. L’aula ha rigettato la proposta farsa messa in campo dalla Commissione (link pezzo vecchio) che lasciava ad ogni Paese la facoltà di scegliere se accettare o meno alimenti e mangimi Ogm sul proprio territorio, ma non ha voluto far nulla per cambiare la situazione attuale che vede l’Europa invasa dai mangimi transgenici.

La proposta della Commissione era una furbata bella e buona per permettere alle multinazionali di denunciare i singoli Stati – e non più la Commissione Ue – di fronte ai tribunali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Le grandi aziende che esportano alimenti e mangimi Ogm dall´America Settentrionale e Meridionale, avrebbero portato gli Stati davanti all´Organizzazione Mondiale per il Commercio, perché avrebbero considerato il no agli Ogm del singolo Stato come una moratoria ad alimenti e mangimi transgenici. Moratoria che, con ogni probabilità, l´Omc avrebbe giudicato illegale, così come fece nel 2006 con il blocco europeo agli Ogm, in atto tra il 1999 e il 2003.

Ma se da un lato la proposta della Commissione Ue era una palese presa in giro, rigettarla e basta non era sufficiente, poiché a rimanere in piedi è l’architettura attuale, con milioni di tonnellate di mangimi transgenici che ogni anno raggiungono l’Europa, sfamano i nostri animali e, in modo indiretto, anche noi.

Dispiace constatare che la maggioranza del Parlamento Europeo non abbia voluto introdurre nessuna moratoria ai mangimi geneticamente modificati. Lasciando tutto com’é. Un comportamento che non può che contrariarci. Ma state sicuri che ci riproveremo: la battaglia per un’Europa libera da prodotti transgenici è appena cominciata.