Da maggio ad agosto, una delle terre più belle d’Italia, il Salento, sarà infestato dai pesticidi. Lo ha deciso la Regione Puglia, recependo le indicazioni del decreto 2777/2014 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che prevede un massiccio intervento con pesticidi sugli uliveti colpiti dal batterio della Xylella fastidiosa.

Una decreto che rischia di danneggiare i cittadini, quello del Ministero, e un comportamento ingiustificabile, quello della Regione Puglia.  Forse il governatore Niki Vendola non ricorda che la “e” presente nella sigla del suo partito sta per Ecologia, e che l’ecologia non sposa l’utilizzo di pesticidi, lo osteggia; né tantomeno difende il decreto della Regione che impone l’innaffiatura indiscriminata su tutti i terreni agricoli, compresi quelli biologici e i parchi, di sostanze come Imidacloprid, Buprofezis, Dimetoato, Deltametrina, Lambda cialotrina, Etofenprox e Clorpirifos metile, che causano rischi per la salute e inquinamento delle acque. Se la faccenda non fosse così seria, farebbe sorridere leggere che a Lecce gli ambientalisti sono già scesi in piazza per protestare contro l’intervento del governo pugliese. Ma Sel non era un partito ambientalista?

pesticidi

A questo punto,  verrebbe da chiedersi se la scelta sia dettata dall’ignoranza o da interessi superiori come quelli delle multinazionali, che guardano con grande interesse ai profitti e con poco trasporto alla salute del territorio e dei propri cittadini. E tra le corporation più attive nella creazione di pesticidi resistenti al batterio c’è, manco a dirlo, la Monsanto.

Dire che siamo ciò che mangiamo non è fare poesia. Il Movimento 5 Stelle ricorda che le conseguenze negative per la nostra salute dell’uso di insetticidi nei prodotti che finiscono sulla nostra tavola è un fatto scientifico. Non bastano le relazioni sul tema da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con sede a Parma, e nemmeno il parere contrario della Lega dei Tumori leccese, a far comprendere alle istituzioni le conseguenze gravissime dell’uso di infestanti sulla nostra salute.

Figuriamoci, quindi, quanto possano importare altri effetti negativi, come la moria delle api e l’inquinamento di una terra che del turismo fa uno dei suoi principali propulsori. Non dobbiamo nasconderci. La Xylella fastidiosa ha decimato gli ulivi del Salento creando gravi danni. Ma per il Movimento 5 Stelle l’uso indiscriminato di pesticidi non può essere la soluzione. Senza veleni né pesticidi questi batteri si possono combattere, le recenti innovazioni in agricoltura biologica mostrano risultati sempre più importanti anche contro la Xylella fastidiosa che secca gli ulivi fino a farli morire.

Se teniamo davvero ai nostri territori, invece di prestare il fianco alle multinazionali, investiamo sulle nuove tecniche non inquinanti e non invasive. Solo così la nostra salute, il nostro ambiente e i nostri prodotti di qualità potranno avere un futuro.