Il M5S pretende da Bottacin, Assessore all’Ambente del Veneto, risposte immediate sulla tempistica del risanamento ambientale nell’area della discarica di Pernumia (Pd). Siamo davvero preoccupati perché la salute dei cittadini è a rischio: le analisi hanno infatti dimostrato la tossicità dei rifiuti per la presenza di idrocarburi e di metalli pesanti in quantità eccedenti i limiti di legge. Di fatto la S.p.a C&C, impresa autorizzata al recupero di rifiuti non pericolosi per produrre conglomerati cementizi, tra il 2002 e il 2005 nel capannone dove ha operato, ha stipato fanghi tossici per un totale di 52.000 tonnellate all´interno e più di 3000 all´esterno. Il materiale tossico è stato poi trasformato in conglomerato cementizio e venduto ai cantieri di grandi opere infrastrutturali tra i quali anche i cantieri veneti della #TAV. Bottacin deve ancora rispondere, da oltre un anno, ai cittadini del Comitato Popolare SOS C&C che hanno raccolto con una petizione ben 2350 firme. Ci chiediamo, cosa aspetta Bottacin ad intervenire urgentemente e a fornire chiarimenti? La Giunta Zaia dovrà rispondere dei danni che scaturiranno dal mancato intervento di risanamento dell’area. Questa petizione è stata recapitata anche al Parlamento europeo e, su sollecito dell’eurodeputata M5S Eleonora Evi, la Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha inviato una seconda lettera che noi non vogliamo rimanga inascoltata. Il M5S non ci sta: il 24 febbraio il nostro senatore uscente e candidato Giovanni Endrizzi e il nostro consigliere regionale Manuel Brusco incontreranno a Pernumia la cittadinanza. Il M5S continuerà a combattere a fianco dei cittadini e portare le loro istanze nelle Istituzioni. rifiuti tossici