La petizione, sostenuta da oltre 1600 firme, che mi era  stata consegnata al Parco di Piuma-Isonzo, è stata dichiarata ammissibile da parte della Commissione Peti (Petizioni) ed è stata inviata all’attenzione della Commissione Europea che ha 2 mesi di tempo per prenderla in esame e rispondere nel merito.

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Ho sposato fin da subito questa causa e ho dato il mio sostegno ai promotori dell’iniziativa,  membri delle associazioni ambientaliste italiane e slovene aderenti a “Salviamo l’Isonzo” che si sono rivolti a me e alla mia  collega in Parlamento europeo Schlein. Fondamentale è arrivare ad una condivisione e un coordinamento transfrontaliero della gestione dell’Isonzo come unico bacino, dalla sorgente alla foce, porre il veto a qualsiasi intervento invasivo sul fiume e mettere in atto azioni che riqualifichino  le aree degradate puntando su un turismo sostenibile.

Di fatto sarà mia cura monitorarne l’iter: mi spenderò affinché questa petizione possa essere calendarizzata e discussa nei programmi della commissione Peti insieme ai comitati rappresentati dal  petente  -primo firmatario- quanto prima.

E’ un primo importante risultato per la salvaguardia del nostro territorio a cui tengo molto. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi!