I cittadini devono sapere chi è dalla parte dello smog e chi no. Chi sacrifica la salute dei cittadini sull’altare dell’industria automobilistica, specie quella tedesca, la stessa del #Dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate della Volkswagen.

 

Per settimane gli italiani hanno dovuto fare i conti (e, statene certi, li faranno ancora) con la circolazione limitata nelle proprie città, con le targhe alterne e i disagi a non finire. Molti hanno puntato il dito contro i sindaci, gli assessori comunali e le amministrazioni locali, ma sappiate che i veri responsabili di tutto questo sono coloro che votano in Europa per il taglio o meno delle emissioni.

 

Ieri a Strasburgo ben 21 eurodeputati del centrodestra hanno votato per raddoppiare le emissioni delle auto su strada. E se le nostre città saranno ancor più a rischio smog, il merito sarà anche loro.

Marco Zullo M5S Europa smog emissioni auto

Ecco i nomi:

Lega Nord: Matteo Salvini, Mario Borghezio, Gianluca Buonanno, Mara Bizzotto; Lorenzo Fontana.

 

Forza Italia, Ncd e Conservatori: Lorenzo Cesa; Salvatore Cicu; Alberto Cirio; Lara Comi; Elisabetta Gardini; Giovanni La Via; Fulvio Martusciello; Barbara Matera; Alessandra Mussolini; Aldo Patriciello; Salvatore Domenico Pogliese; Massimiliano Salini; Antonio Tajani. Raffaele Fitto; Remo Sernagiotto.

 

Gli astenuti, che sul campo ieri valevano come i voti di chi voleva il raddoppio delle emissioni, ben 5 eurodeputati del Pd: Simona Bonafè; Caterina Chinnici; Silvia Costa; Luigi Morgano; Michela Giuffrida.

Marco Zullo M5S Europa smog emissioni auto

 

LE TECNOLOGIE ESISTONO GIA’, BASTA APPLICARLE

 

In seguito allo scandalo Volkswagen, la Commissione Europa aveva avanzato una proposta al comitato tecnico sui metodi di misurazione e sui limiti di emissione delle autovetture, in modo da rivedere le procedure di omologazione e il controllo delle emissioni in condizioni reali e non il laboratorio, come accade oggi.

 

I nuovi controlli, più consoni degli attuali perché il laboratorio i livelli di ossido di azoto sono molto più bassi, sarebbero scattati nel 2017. Un periodo di tempo che avrebbe permesso all’industria dell’auto di adeguarsi. Mentre il provvedimento votato ieri è vero che entrerà subito in vigore, ma con limiti raddoppiati e con la vaga promessa di rivederlo più avanti quando l’industria avrà messo a punto le necessarie migliorie tecnologiche.

 

Ma la tecnologia per inquinare meno esiste già ed è presente da tempo sul mercato statunitense, tanto per fare un esempio. Quindi se i mezzi per non star male ci sono, sarebbe giusto utilizzarli. Le tecnologie esistono già oggi, perché attendere uno o due anni prima di adottarle? E chi ci assicura che tra un anno verranno davvero adottate quelle misure? Gli stessi eurodeputati che ieri hanno voltato le spalle agli italiani?

 

E’ vero che oggi le emissioni superano i limiti di 4/5 volte e che il provvedimento votato a Strasburgo è comunque migliorativo rispetto alla situazione attuale. Ma é come dire: preferisco star male per un’influenza piuttosto che per un’infezione grave. Il fatto è che per noi del M5S è meglio non star male per nulla. E se le tecnologie per farlo esistono già, perché non impiegarle?

Marco Zullo M5S Europa smog emissioni auto

 

LOBBY E MENZOGNE

 

Con i nuovi strumenti, quasi tutti i veicoli rischiavano di risultare fuori norma, per cui gli Stati dell’Ue hanno voluto introdurre un fattore moltiplicativo applicato ai limiti di emissione stabiliti, per renderli comparabili con quelli misurati al tubo di scarico.

 

Ma gli amici delle lobby sostengono che per l’industria europea sarebbe stato un danno economico irrimediabile avere limiti più bassi. Una menzogna bella e buona, come fa capire persino l’atteggiamento della Commissione Europea (non certo un organismo sovversivo e impermeabile alle lobby), che aveva proposto un fattore temporaneo di 1,6 e uno successivo di 1,2 per tenere conto delle incertezze tecniche e della situazione del settore.

 

Ma alla la lobby del settore automobilistico questi limiti non sono bastati ed è riuscita a far votare uno scandaloso “CF” di 2,1 fino al 2020 e di 1,5 per gli anni successivi.

 

In pratica, le vetture potranno inquinare oltre il doppio di ciò che è consentito dai limiti. E per gli ossidi di azoto (NOx) per i quali le vetture Euro6 devono rispettare un limite di 80 mg/km, fino al 2020 potranno emettere 168 mg/km e, successivamente, 120 mg/kg rimanendo in regola.

 

Per noi del M5S è uno scandalo senza fine, ma per gli eurodeputati italiani di centrodestra le lobby dell’auto contano più di voi!