Il commercio dei prodotti derivati dalla foca, in particolare carne e pelliccia di foca, è una pratica barbara alla quale dobbiamo porre fine. In Parlamento Europeo stiamo discutendo di rafforzare il divieto a livello europeo, ma molto rimane da fare per porre fine alle violenze contro questi poveri animali, massacrati a colpi di falce quando sono ancora vivi. A volte, quando sono ancora dei cuccioli.

Siamo assolutamente d’accordo di rafforzare il divieto europeo sui prodotti derivati dalle foche. Ma voglio sottolineare al relatore che questo commercio è crudele.

E’ crudele il modo in cui ci si procura la materia prima.

E’ crudele la violenza che si utilizza per uccidere le foche.

Sono rimasto molto colpito dal vedere dei cuccioli di foca arpionati, trascinati, lasciati agonizzanti sul ghiaccio e, a volte, perfino scuoiati vivi.

Chiedo di prendere in considerazione questi aspetti all’interno del regolamento, perché una società civile non può permettersi questo tipo di atteggiamento.

E deve farlo anche considerando che questi prodotti, spesso, sono utilizzati nel commercio illegale. E vanno ad alimentare non solo le frodi, ma anche la criminalità organizzata. Ricordo che il commercio illegale di animali selvatici ha un giro d’affari stimato attorno ai 19 miliardi di dollari l’anno, che lo rende la quarta attività illegale al mondo, dopo il traffico di droga, la contraffazione e la tratta di esseri umani.

Per cui ritengo che questo Parlamento e gli Stati membri debbano fare tutto il necessario, affinché queste pratiche trovino fine e vengano punite pesantemente.