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Fuori dall’euro

L’Euro è insostenibile. Lo è perché costruito su misura della Germania, che oggi impone all’Italia spazi decisionali minimi in materia economica, limitando le misure di crescita di cui invece il nostro Paese avrebbe bisogno.

La moneta euro è stata senza dubbio concepita male e governata peggio e  in Europa stiamo pagando conseguenze disastrose, perché per anni i nostri parlamentari si sono completamente disinteressati di quello che accadeva a Bruxelles. E mentre gli altri eurodeputati portavano a casa risultati per i loro Paesi, l’Italia annaspava in dibattiti senza costrutto.

Va chiarito che il M5S non ha nessuna intenzione di “uscire dall’Europa”. Euro e Unione Europea sono cose ben distinte e chi le unisce per criticare la nostra proposta è in malafede.

Uscire dall’euro è necessario per ripristinare alti livelli di benessere, equità sociale e democrazia, ma siamo pienamente consapevoli che su questo argomento è stata imbastita una colossale campagna di disinformazione e terrorismo spicciolo.

Sono state diffuse falsità sul destino dei nostri risparmi, sui mutui, sul debito pubblico e sull’inflazione da quasi tutti i quotidiani nazionali.

Il Europa ci siamo impegnati a sfatare i principali miti sull’uscita dall’euro per dare la possibilità ai cittadini di decidere con cognizione di causa. Uscire dall’euro è il primo passo per costruire un’Italia a 5 stelle.

Noi del Movimento 5 Stelle ci siamo mossi all’interno del Parlamento europeo per svegliare colleghi e opinione pubblica sulla necessità di avere un credibile Piano B. L’esperienza della Grecia insegna: senza una valida alternativa (con fondamenti tecnici) la volontà del popolo viene calpestata, derisa e uccisa dalla pistola fumante della Troika.

Si salvano le banche, ma non si salvano gli Stati. Si teme per il futuro dell’Europa, ma non si discute del futuro degli europei. La sovranità monetaria è dunque la condizione principale per tornare a decidere della nostra economia, impostare una politica industriale e garantire a chiunque un livello di vita dignitoso.

Un Paese civile non taglia pensioni minime, salari e diritti per rispondere agli interessi delle multinazionali e della finanza speculativa. L’Italia deve tornare dei cittadini.

Con l’Euro il debito pubblico non potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare. Cosa ne sarà allora del nostro Stato Sociale? Il debito pubblico va ridenominato in una nuova moneta associata al valore della nostra economia. Vogliamo riprenderci quella sovranità civile che nelle stanze dei bottoni tanti vorrebbero negarci.

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