Gli Usa non ci stanno più e intendono ricusare il memorandum stipulato con l’Unione europea che riguarda la messa al bando in Europa delle carni americane trattate con ormoni.
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L’annuncio di questo provvedimento è stato dato a Bruxelles in Parlamento dalla Commissione europea: gli Usa non avrebbero scrupoli a stracciare il memorandum per poter adottare misure di ritorsione qualora l’Europa non accettasse di importare anche carni trattate. Il che si traduce in sanzioni commerciali nei confronti dell’Unione europea: cosa comunque non nuova da parte americana.
Le misure come l’inasprimento dei dazi colpirebbero non solo i prodotti agroalimentari, ma anche altre categorie di beni che attualmente rappresentano redditizi settori di export per l’Ue. Si stima che in ballo ci siano nuovi dazi per un valore di 116 milioni di dollari all’anno.
Il memorandum alla base di questo accordo riguarda il commercio di carne bovina tra Ue e Usa: gli Stati Uniti però, non riuscendo a garantire quantitativi di carne rispettosi degli standard di sicurezza europei, per trovare uno sbocco alla propria produzione, vorrebbero forzare la mano per costringere l’Europa ad accettare anche la carne trattata con gli ormoni.
La decisione sarà presa nei prossimi mesi, ma sembra quasi che gli Stati Uniti vogliano far passare “a forza” quello che non sono riusciti a far passare “con le buone” per il naufragio del TTIP. Dopo il CETA, dunque, si prospetta un altro duro colpo per l’economia dell’Unione europea. Non si può cedere al ricatto americano e i cittadini europei vanno tutelati!