Oggi alle 13.00 il CETA verrà votato in Senato, in commissione Affari Esteri.

Non smetterò mai di dirlo: il CETA distrugge le piccole e medie imprese italiane a favore delle grandi multinazionali e dà il via libera all’invasione dell’Ogm.

Non di meno è incomprensibile come il Canada, un Paese che elargisce 3.3 miliardi di dollari l’anno in sussidi ai combustibili fossili, praticando tra l’altro la devastante estrazione del petrolio dalle sabbie bituminose, possa essere considerato un partner affidabile nella lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento.

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Ma il punto più controverso del CETA riguarda l’implementazione di meccanismi di risoluzione delle controversie tra investitori e singoli Stati, il cosiddetto sistema ICS . Questo strumento consentirebbe ai grandi investitori stranieri di citare in giudizio gli Stati, aggirando i tribunali nazionali e ricorrendo direttamente a tribunali di arbitrato internazionale, il più delle volte composti da giuristi d’impresa. Cosi, se una legge nazionale riduce drasticamente i profitti di una multinazionale, la corporation può citare in giudizio lo Stato.

Per la democrazia, per l’ambiente e per la nostra economia, urliamo insieme #StopCeta!