È con una nota di dispiacere che vi racconto l’esperienza che ho fatto venerdì. Da Bruxelles sono volato in Veneto, per la precisione a Pernumia, nei pressi di Padova. Ad accogliere me e la mia collega Eleonora Evi non c’erano solo i Colli Euganei, ma anche montagne di rifiuti speciali, classificati come tossici. È questo ciò che ci si trova davanti se si visita la ex C&C, una struttura ad oggi abbandonata, ma che ha visto l’inizio della sua attività nel 2002. In questo luogo si sono iniziate a trattare scorie tossiche che avrebbero dovuto essere smaltite in totale sicurezza secondo i canoni di smaltimento di questo tipo di sostanze. Colli Euganei o montagne tossiche Detto ciò, oggi ci ritroviamo tonnellate di rifiuti pericolosi accumulati all’interno dei capannoni dello stabilimento. 50 mila sono le tonnellate ancora oggi presenti all’interno dello stabilimento. Ne avevo parlato anche qui: https://goo.gl/VttFyQ. Il pericolo è piuttosto elevato sia in termini ambientali, che di salute delle persone. Già negli anni di attività della struttura, i cittadini con abitazioni limitrofe hanno respirato le polveri e le esalazioni velenose provenienti da questi luoghi. Ora il rischio è fortemente collegato all’inquinamento delle falde acquifere e del terreno. Infatti, se tali elementi vengono avvelenati, ci ritroviamo le stesse sostanze tossiche sia nell’acqua, che nel cibo che mangiamo. È in programma una bonifica del valore di un milione di euro per eliminare 3/4 mila tonnellate, ma è decisamente ancora una goccia nel mare. Serve un grande investimento di risorse economiche per attivare questo tipo di operazioni, anche perché non è l’unico sito con problemi del genere, ma solo in Veneto ne esistono circa altri 400/500. Numeri davvero esorbitanti. Non sarà facile visti gli enormi costi, ma noi faremo sentire ancora con forza la nostra voce davanti alle istituzioni europee, in modo tale da provare a raccogliere i fondi necessari alla bonifica totale di queste zone.