Leggo sui giornali locali del Friuli Venezia Giulia la notizia relativa alla nomina del nuovo primario della Cardiologia di Gorizia e Monfalcone, assegnata alla dottoressa Gerardina Lardieri.

Apparentemente non v’è nulla di speciale in questa nomina se non che nella parte del bando relativa al concorso per titoli e colloquio la dottoressa si era piazzata seconda in graduatoria, a due punti di distanza dal concorrente dr. Antonio Di Chiara che aveva ottenuto 98/100.

Ebbene, secondo la legge Balduzzi che regola i concorsi di tal genere la parola finale spetta comunque al Direttore generale della Azienda sanitaria di riferimento, il quale può scegliere tra i primi tre indipendentemente dall’ordine di classifica, semplicemente esplicitando la motivazione.

Marco Zullo M5S Europa concorsi sanita fiuli venezia giulia

E così è stato, la nuova nomina è avvenuta all’interno della legge Balduzzi, il Direttore generale Giovanni Pilati ha motivato in autonomia le ragioni in base alle quali ha scelto la seconda classificata.

Se questo principio di opportunità fosse stato applicato dal Direttore generale dell’AAS5 Paolo Bordon in analogo concorso a Pordenone probabilmente oggi il reparto di cardiologia avrebbe un primario diverso, un orizzonte diverso e un esposto alla Procura della Repubblica, presentato dal sottoscritto, in meno.

Vogliamo chiarezza, vogliamo sapere se dietro a quella nomina ci sia un progetto politico che non guarda agli interessi per i cittadini ma a quelli di una parte politica.

Con la salute dei cittadini non si scherza. Almeno con noi.