Domenica 5 agosto ho avuto la possibilità di assistere ai Mondiali di Paraciclismo a Maniago. Questa cittadina della pedemontana pordenonese è un virtuoso esempio di accessibilità, perché fornita di molti comfort per essere fruibile dalle persone disabili.

accessibile italia
Ma l’accessibilità non riguarda solo le infrastrutture fisiche, bensì anche tutti i servizi nel campo della tecnologia e del digitale. Infatti, da quest’autunno assisteremo a un cambiamento proprio in tal fronte. La Commissione europea con la direttiva 2016/2102 ha stabilito che dal 23 settembre 2018 si inizi ad armonizzare i siti web e le applicazioni per i cellulari all’interno di tutti gli Stati dell’Unione europea. Questa decisione è stata presa in sinergia con il Parlamento europeo, in particolare dalla Commissione di cui sono stato relatore proprio in merito a questo progetto. Sarà necessario formare i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni in modo che non solo le piattaforme siano accessibili, ma anche i documenti e i contenuti che vengono prodotti e caricati successivamente dai dipendenti pubblici, siano fatti per essere fruibili da tutti. Infatti, un cittadino disabile non può rinunciare ai servizi offerti dalla PA solo perché questi non gli sono resi accessibili. Alla luce di ciò, le amministrazioni saranno tenute a dichiarare la loro conformità o non conformità ai requisiti richiesti.
Le tempistiche di recepimento della direttiva si dividono in due fasi, a seconda della data di pubblicazione dei siti. I siti web messi online dal 23 settembre 2018 avranno l’obbligo di adeguarsi dal 23 settembre 2019, mentre quelli già in rete prima del 23 settembre di quest’anno dovranno applicare la direttiva dal 23 settembre 2020. Ma non dimentichiamo le app mobile, parte della vera rivoluzione di questa riforma, che si allineeranno a partire dal 23 giugno 2021
Nonostante tutto, però, l’Italia può vantare dal 2004 la legge Stanca, che la fa risultare piuttosto avanti in termini di accessibilità web rispetto agli altri Stati dell’Unione europea. È proprio all’interno di questa legge che viene introdotto il concetto di accessibilità in ambito tecnologico e dei servizi web, insieme a quello di tecnologie assistive. Queste ultime riguardano strumenti o soluzioni tecniche che, riducendo le condizioni di svantaggio, permettono alla persona disabile di accedere alle informazioni e ai servizi disponibili sui sistemi informatici.
Ancora una volta mi sento di ribadire che migliorando la vita di un disabile, inevitabilmente permette di ottenere un beneficio per tutta la comunità.