Ieri sera al CINEMAZERO di Pordenone abbiamo festeggiato un grande avvenimento: la risoluzione del Parlamento europeo contro la triste realtà delle spose bambine. Infatti lo scorso 4 ottobre il Parlamento Europeo ha votato, su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, a favore della nostra risoluzione contro la pratica dei matrimoni precoci. Mettere fine al dramma delle spose bambine non è soltanto urgente, si tratta di una vera e propria necessità. Per troppi anni i Paesi cosiddetti “evoluti” hanno assistito a questo scempio senza fare nulla di concreto. Il fenomeno abbraccia tutto il mondo, in larga parte i paesi dove questi matrimoni avvengono, come Bangladesh, Pakistan, India e Sri Lanka, ma anche l’Europa stessa. E’ infatti eclatante che ogni anno diverse bambine che frequentano le scuole primarie europee, durante i periodi di vacanza rientrino nel paese d’origine dei loro genitori, per poi sparire nel nulla, nella maggior parte dei casi vendute in matrimoni combinati.

Questo lungo percorso è stato reso possibile anche grazie all’attività e al fervore dell’Associazione pordenonese Neda Day di Taher Djafarizad, che voglio ringraziare per l’impegno che svolge a favore dei diritti civili. Già nel maggio 2015 invitai l’Associazione Neda Day in Parlamento europeo a raccontare l’orrore della pratica della lapidazione. Pratica che purtroppo vige ancora in Paesi come Iran, Sudan, Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Yemen. Da quell’evento nacque un’altra risoluzione parlamentare lanciata dal MoVimento 5 Stelle, che venne approvata il l’8 ottobre 2015, in cui per la prima volta l’Unione Europea ha condannato in modo esplicito la pratica barbara della lapidazione. Fu un primo grande passo per avviare un cambiamento verso la tutela della donne nei Paesi che applicano la legge islamica. Ogni persona, ogni bambina, ha il diritto sacrosanto di autorealizzarsi, vivere liberamente e di essere tutelata nel farlo. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato! #StopSposeBambine