Milioni di animali ogni anno sono costretti a lunghi viaggi, che troppo spesso avvengono in condizioni precarie, che ne causano disagio, angoscia e sofferenze, o addirittura una morte precoce.

 

Nel 2005 l’Unione europea ha approvato un regolamento che stabilisce le norme sulla protezione degli animali durante il trasporto all’interno e al di fuori dell’Unione. Ma i risultati delle indagini sull’applicazione da parte degli Stati membri sono stati deludenti e evidenziano una grande disparità nell’applicazione. L’insuccesso nel raggiungere uno standard comune, per esempio, è dimostrato dal fatto che il numero di controlli varia sensibilmente (da 0 a diversi milioni) tra i vari Stati.

Abbiamo chiesto la costituzione di una commissione d’inchiesta del Parlamento europeo, che però ci è stata negata dalla Conferenza dei Presidenti, che di fatto ha privato la richiesta del vaglio democratico e trasparente dell’assemblea plenaria.
Ma non ci siamo arresi e abbiamo fatto sentire la nostra voce in Commissione Agricoltura, con il supporto delle Commissioni Ambiente e Petizioni, ottenendo la redazione di un report.

Grazie ai nostri emendamenti, gli Stati membri sono richiamati ad effettuare ispezioni e verifiche regolari e approfondite, a stabilire severe punizioni per chi violerà le norme e a ridurre la durata massima del trasporto degli animali, evitandone ogni sofferenza.
Anche i Paesi terzi sono coinvolti nel rispettare queste misure, e se ciò non dovesse avvenire chiediamo di arrivare al divieto di scambi commerciali con questi Paesi.

In seduta plenaria, ci batteremo affinché venga irrobustito il testo con ulteriori emendamenti da noi proposti, come quello di limitare la durata del trasporto a un massimo di otto ore.

Abbiamo portato e continueremo a portare le vostre istanze qui al Parlamento europeo, per dire con voce ferma che questa brutalità deve finire!