L’Italia non attua la normativa europea e nazionale in materia di protezione dei lavoratori e inquinamento da amianto. Per questo ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per conoscere gli esiti dell’analisi sulla legislazione italiana in corso dal 2012 e conoscere se e quali azioni intenda esperire nei confronti dell’Italia.

Nonostante l’amianto sia causa riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità del tumore maligno mesotilioma e di altri tipi di tumore agli organi interni e alle vie respiratorie, in Italia sono ancora presenti migliaia di siti con presenza di amianto e di alcune Regioni mancano addirittura i dati del censimento. Nelle scuole di oltre metà delle Regioni mancano i dati di mappatura dell’amianto, ma si stima che almeno 2 mila scuole e 300 mila edifici siano contaminati e che le vittime di questo killer silenzioso siano oltre 21 mila, una cifra che purtroppo é destinata ad aumentare, perché di amianto muoiono 3 persone al giorno.

Marco Zullo M5S Europa amianto interrogazione M5S alla Commissione Europea

Nonostante questo, né l’Italia né molte Regioni italiane hanno inserito interventi di bonifica nei piani operativi relativi alla programmazione 2014-2020 del Fesr e Feasr. La mappatura effettuata dal ministero dell’Ambiente nel novembre scorso illustra come l’Italia sia in grave ritardo sulle bonifiche. La maggior parte dei siti segnalati dal ministero sono ancora da bonificare. Un ritardo inammissibile su cui l’Europa deve intervenire subito.

A questo link potete trovare la mappatura del ministero dell’Ambiente dei siti con presenza di Amianto.

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