Ancona una volta il Governo Renzi dice una cosa e ne fa un’altra. Dice di essere a favore della salute dei cittadini e dell’ambiente e poi non vota contro il rinnovo dell’autorizzazione di un erbicida giudicato “probabile cancerogeno” dallo Iarc, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro.

Ieri all’interno del Consiglio, dove si ritrovano i rappresentanti dei 28 Stati Ue, l’Italia non si è opposta all’erbicida ma si è astenuta, così come hanno fatto Francia e Germania. Evidentemente, l’influenza della Monsanto, maggior produttore dell’erbicida Round Up, che contiene glifosato, è tanto forte da scoraggiare i grandi Stati a votare contro.

Furbescamente, le superpotenze europee evitano di prendersi responsabilità di fronte ai cittadini e in Consiglio, le numerose astensioni hanno portato ad un ulteriore rinvio dell’approvazione.

Il Governo Renzi vota per favorire loro

Ora, molto probabilmente, la Commissione si rivolgerà ad un Comitato d’appello chiedendo una nuova votazione. In caso di ulteriore stallo, l’esecutivo comunitario dovrà esporsi in prima persona decidendo se autorizzare o meno l’erbicida.

L’autorizzazione Ue per il glifosato era scaduta alla fine di giugno del 2012 ed è stata prorogata già due volte. L’ultima proposta di proroga della Commissione potrebbe estendere tale licenza a un totale di 15 anni e mezzo, cioè fino alla fine del 2017, quando è previsto che l’ECHA completi la valutazione degli effetti negativi del glifosato sulla salute umana e l’ambiente.

Purtroppo la Commissione sembra non aver problemi a prorogare le autorizzazioni di prodotti pericolosi. Solo nei primi 5 mesi del 2016 ha già esteso le licenze di 37 pesticidi, comprese sostanze che la l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha classificato come una seria minaccia per la salute. L’elenco include il flumioxazin della Sumitomo Chemical e il Linuron della Bayer, entrambe considerate probabilmente in grado di danneggiare il sistema riproduttivo umano.

L’autorizzazione all’utilizzo di glifosato scadrò il 30 giugno. Il M5S continuerà a lottare e ad informarvi.

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