Mentre in Friuli Venezia Giulia le ferrovie locali non hanno gli investimenti necessari (in finanziaria il Pd boccia le proposte del Movimento 5 Stelle) Delrio e Berlusconi pensano alla follia del Ponte sullo Stretto di Messina. Il contrario di quello che vuole fare il Movimento 5 Stelle che non vuole l’opera inutile in Sicilia, bensì tante opere piccole utili per il territorio friulano. Il “leader” condannato per frode fiscale di Forza Italia dice che “Serve un piano Marshall per il Sud e l’infrastruttura tra Calabria e Sicilia è la priorità”. Così rilancia la vecchia idea del 2001, rilanciata da Renzi nel 2016 e riconfermata da Delrio pochi giorni fa che ha dichiarato: “Abbiamo riattivato una rete dignitosa di trasporto quotidiano, studio di fattibilità e dibattito. I soldi ci sono”. Non ci sono soldi per sistemare in maniera adeguata le piccole opere ma ci sono per le grandi opere inutili che piacciono alle mafie? Sul nostro territorio è fondamentale puntare in azioni che mirino a migliorare e a mettere in sicurezza il nostro Isonzo, che riqualifichino le aree degradate puntando ad un miglioramento ambientale e ad un turismo sostenibile. La priorità degli interventi deve essere data non alle grandi opere come il Ponte sullo stretto, ma alle opere contro il dissesto idrogeologico. Non abbiamo bisogno di nuove infrastrutture, ma di una politica seria di difesa del territorio e una nuova e più avanzata strategia di riduzione dei rischi. I candidati  del Partito di Renzi (la posizione di Delrio è nota), della Lega e di Forza Italia che cosa hanno da dire? Sono a favore del Ponte sullo Stretto? La posizione del MoVimento 5 Stelle è chiara: no alle opere inutili e costosissime come il ponte sullo Stretto, sì alle tantissime piccole opere indispensabili, fatte presto e bene. Pensiamo ad esempio al rilancio delle linee ferroviarie locali, agli investimenti necessari contro il dissesto idrogeologico, ai fondi per la manutenzione del manto stradale, a maggiori fondi per la ciclabilità e la mobilità sostenibile.