Il campionato Enduro che si svolge in queste ore tra Curiedi e Rivoli Bianchi di Tolmezzo tocca un’area individuata dalla Regione Friuli Venezia Giulia come Geosito di valore nazionale  e addirittura una Iba (Important bird area), protetta  dall’Unione Europea e denominata Media Valle del Tagliamento. Questo  perchè conservano o  fenomeni geomorfologici o presenze faunistiche (nel caso specifici il rarissimo rallide Re di Quaglie) per le quali esiste un notevole interesse alla conservazione. Chi di dovere intervenga per proteggere le aree di interesse ambientale, che rischiano di risultare fortemente compromesse.

moto6A me pare francamente incredibile che nessuno abbia mosso un dito per costringere gli organizzatori del Moto club Carnico, che hanno organizzato la manifestazione che toccherà i territori dei comuni di Tolmezzo, Zuglio e Arta Terme, a cambiare tracciato. Mi sorprende che non siano stati sollevati dubbi nella fase autorizzativa della manifestazione tanto più che alcune delle aree toccate dalle cosiddette prove speciali sono addirittura concentrate in due aree di rilevante interesse ambientale.

Se per il geosito non esiste una normativa di tutela, per le Iba vi è invece una severa normativa europea: la giurisprudenza comunitaria prevede addirittura che attività comportanti “inquinamento o deterioramento degli habitat, perturbazioni dannose agli uccelli” documentate, possono costituire condizione per l’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.

Le aree sotto osservazione sono sostanzialmente due. La prima è quella del biotopo naturale delle Torbiere di Curiedi, istituito come area protetta dalla Regione nel 1998, la seconda area è invece quella del Conoide di Deiezione dei Rivoli Bianchi del Monte Amariana, che una ricerca compiuta dall’Università di Trieste e pubblicata dalla Regione ha classificato come zona di interesse sovranazionale. Attorno alle Torbiere di Curiedi è stato oltretutto ricavato, grazie a fondi europei, un bioparco frequentato ogni giorno da visitatori e turisti. Consentire lo svolgimento di gare motoristiche in questi siti rischia di compromettere elementi invece da tutelare, come le biodiversità del sito, il paesaggio stesso, con risvolti se vogliamo anche economici negativi, prestandosi le aree a una fruizione anche turistica e didattica.

Come evidenziato anche di recente da Legambiente, proprio all’interno del geosito del Conoide dei Rivoli Bianchi, sboccia ai primi di giugno il raponzolo di roccia (Physoplexis comosa), un bellissimo e raro fiore che di solito cresce nelle fessure delle pareti rocciose, ma che qui anche chi non pratica l’alpinismo ha la possibilità di ammirare. Il tutto mentre con l’avvento della bella stagione aree di rilevante valore naturalista e idrogeologico normalmente interdetti alla circolazione veicolare sono oggetto di transiti illegali da parte di motociclisti della domenica, che lasciando i tracciati asfaltati e le piste autorizzate, preferiscono infierire sulla natura, alla ricerca di improbabili percorsi su aree prative. Oggi sul Messaggero Veneto il sindaco assicura un pronto ripristino delle aree interessate. Speriamo possa bastare.