Anche se Renzi si è dimesso da Presidente del Consiglio, sulla nuova compagine di governo si staglia ancora la sua ombra. “Nuova” per modo di dire: solo 5 i nuovi ministri. Chi ha votato No anche per chiedere un segnale di discontinuità con il governo Renzi, non può che essere deluso. Cambia il capitano, ma la squadra rimane la stessa, e chi la capitanava prima ora probabilmente dirige dalla panchina.

Significativo che la Boschi, “madrina” di una riforma costituzionale pesantemente bocciata dal popolo italiano, ed in questo senso forse ancora più responsabile di Renzi, non lo segua nel suo allontanamento dalla politica. Anzi, viene nominata sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: una sorta di cane da guardia alle calcagna di Gentiloni, grazie al quale Renzi può tenerlo sotto controllo affinché non prenda decisioni troppo autonome.

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Un sospetto confermato dalla conferma della Madia, nonostante la bocciatura della sua riforma della PA da parte della Corte Costituzionale ne lasci trasparire l’inadeguatezza al ruolo, e dalla promozione del sottosegretario Lotti al ruolo di ministro, la cui delega allo sport lascia intuire che sia avvenuta al solo scopo di confermare lo zoccolo duro di Renziani nel Consiglio.

Confermate perfino la Lorenzin alla Salute, nonostante le ripetute gaffes degli ultimi mesi, e la presenza di Alfano, spostato agli Esteri nella speranza che nel nuovo ruolo riesca in una performance meno misera di quella che abbiamo visto finora agli interni. L’appoggio di NCD, un partito di trasformisti mai ancora testato alle urne, al governo del PD paga ancora.

La lista dei ministri sembra dire una cosa sola: Gentiloni ha il solo scopo di tenere in caldo la poltrona per Renzi, Che, una volta passata la bruciatura del referendum, intende ritornare al potere.
Se avesse vinto il NO, dicevano, avrebbero lasciato la politica, non sono credibili, non lo sono mai stati. Non vogliono mollare! Di certo non molleremo neanche noi e quando gli Italiani saranno chiamati alle urne metteranno fine a tutto ciò una volta per tutte! #PDmaiPiú