Domenica 7 ottobre ho partecipato a Lazise, in Trentino Alto Adige, al convegno apistico internazionale organizzato dal Fai, la Federazione apicoltori italiani, nell’ambito della 39^ edizione della fiera “I giorni del miele”.

api e miele marco zullo

In Europa il tema del miele è un argomento molto sentito, tanto che questa legislatura ha attuato un report di iniziativa (una richiesta da parte del Parlamento nei confronti della Commissione) per mettere le api al centro della discussione della nuova politica agricola. Abbiamo individuato a tal proposito alcuni filoni fondamentali su cui insistere. Innanzitutto un piano d’azione per combattere la mortalità delle api, investendo in ricerca e in sistemi innovativi che non facciano danni all’ambiente e quindi alle api, per sostenerle e anche curarle, se si dovesse presentare la necessità.
In secondo luogo, dobbiamo spingere sull’armonizzazione dei controlli e su etichettature più precise per evitare la contraffazione e l’arrivo di miele non controllato da oltre confine. Vogliamo ottenere maggiori informazioni sul paese d’origine, non ci basta sapere se il prodotto è europeo o extra europeo. Questo per tutelare il nostro miele e gli apicoltori che lo producono, perché possiamo spendere bellissime parole quando parliamo di agricoltura, ma alla fine del mese dobbiamo essere in grado di garantire un reddito a chi si dà da fare per produrre qualità nel settore, altrimenti facciamo solo teoria e non applichiamo nulla nella pratica. Ciò si riflette anche sulla legislazione, che spesso bada più alla burocrazia che all’effettivo risultato che le stesse norme si prefiggono di portare avanti.
Il terzo aspetto fondamentale è la formazione. Un apicoltore consapevole sa in che modo approcciarsi al suo alveare e ne può quindi aumentare la produttività.
Infine, il sostegno economico è fondamentale. Abbiamo chiesto un maggiore aiuto da parte dell’Europa a supporto dei piani finanziari nazionali e l’istituzione di fondi d’indennizzo in caso di perdita di alveari. Perciò possiamo dire che la nostra attenzione a livello europeo per il settore è massima e trasversale e continueremo a batterci per raggiungere questi risultati. Non secondaria è la collaborazione con le associazioni che rappresentano il mondo dell’apicoltura sul territorio. Perciò sono molto fiducioso di vedere la realizzazione, nella prossima PAC che stiamo discutendo in questi mesi, degli obiettivi che stiamo portando avanti per il settore delle api.