donati alla Protezione Civile

Dal primo giorno ognuno di noi eletti del Movimento 5 Stelle ha restituito parte del proprio stipendio in occasione dei cosiddetti “Restitution Day”. Questo mese di novembre si concluderà con un’altra iniziativa del genere. Come dichiarato dal nostro Vice Premier Luigi Di Maio, a fine luglio abbiamo già fatto un Restitution Day, ed ora, da luglio a novembre abbiamo accumulato per restituire i nostri stipendi nuovamente. Circa 2 milioni di euro verranno devoluti alla Protezione Civile per riuscire a far fronte alle ingenti emergenze provocate nei nostri territori dal maltempo. In questo momento, infatti, è necessario intervenire per mitigare i danni e fare in modo di riprendersi quanto prima. L’iniziativa del Movimento 5 Stelle è un gesto significativo, all’interno di un panorama politico che per troppo tempo ha favorito i privilegi. La vera vittoria sarà arrivare a mettere in atto un sistema efficace di prevenzione, soprattutto a Nordest, territorio in stato di emergenza che ora più che mai ha bisogno dell’aiuto di tutti. Quello che per alcuni può sembrare un onere rinviabile, per noi è un’azione fondamentale da mettere in atto subito. Nel momento in cui il nostro territorio ci chiede aiuto, è nostra responsabilità salvaguardarlo, con una duplice missione: intervenire qui e ora e avere un piano lungimirante in grado di garantire solidità e prosperità. Come hanno sottolineato anche i miei colleghi deputati al Parlamento italiano, Sabrina De Carlo e Luca Sut e il senatore Stefano Patuanelli, siamo davvero felici di costituire un esempio positivo e sarà per noi un onore poter procedere con questa azione virtuosa. Devolvendo il taglio degli stipendi alla Protezione Civile, oltre ad aiutare le popolazioni vittime di alluvioni, si invierà un messaggio sociale fatto di senso autentico dell’interesse collettivo che va oltre quello individuale. Noi del Movimento 5 Stelle possiamo dire di aver restituito fin dal primo giorno i tagli ai nostri stipendi e ora sarà il momento, come da programma di Governo, di tagliare gli stipendi di tutti i parlamentari, partendo dai deputati e passando poi ai senatori. In questo modo, si ridurranno i costi eccessivi della politica e si potranno utilizzare questi fondi per interventi concreti per il bene del nostro Paese.