Secondo l’organizzazione europea dei consumatori BEUC, nove consumatori su dieci vogliono sapere da dove arrivano le lasagne surgelate, le crocchette di pollo, la carne degli hamburger e quella contenuta nei piatti pronti. In altre parole, i cittadini richiedono trasparenza sull´origine della carne macinata. Oggi in Plenaria il Parlamento Europeo ha mostrato di essere dalla parte dei consumatori, votando a stragrande maggioranza l’indicazione di origine obbligatoria per la carne macinata.

Un segnale non da poco nei confronti della Commissione Europea, che sul tema si è sempre dimostrata diffidente. L´esecutivo comunitario, cosí come l´industria che ha in mano questi prodotti, da sempre ne fa una questione di costi. Ma si sbaglia.

etichettatura

Vi spiego. Nel 2013 la Commissione Europea ha presentato una relazione sull´impatto, in termini di costi, di un´etichettatura obbligatoria per le carni macinate. L´esecutivo ritiene che l´aumento dei costi per l´industria andrebbe dal 15-20% a un inquietante 50%, e che l´impatto si tradurrebbe su un incremento dei prezzi per i consumatori.

Niente di piú sbagliato a sentire le associazioni di consumatori che indagini del genere le hanno fatte sul serio. L´associazione dei consumatori francese “Que choisir”, ad esempio, ha riscontrato che tra dicembre 2012 e novembre 2013, i prodotti che mostrano un´etichetta con l´origine della carne bovina sono aumentati in media dello 0,68%. Nello stesso periodo, i prodotti che non mostravano questa etichetta hanno visto un aumento dello 0,01%. La differenza tra chi ha l´etichetta e chi no è solo dello 0,67%. In pratica, un prodotto che al supermercato costa 2 euro e venti centesimi per colpa dell´etichetta è aumentato di ben 1 centesimo e venti. Un costo tutt´altro che insostenibile per l´industria. Un pegno da pagare irrisorio per i consumatori che chiedono a gran voce trasparenza nell´origine dei prodotti.

Ricordo che dal gennaio 2002 questo tipo di etichettatura è obbligatoria per le carni bovine fresche e per i prodotti a base di carni bovine. A partire da aprile 2015 sará obbligatorio anche per le carni fresche o surgelate non trasformate di origine ovina, suina, caprina e dei volatili indicare il luogo di origine. Per le carni macinate è peró prevista una deroga. Visto che possono derivare da fonti diverse, l´etichetta deve soltanto specificare se gli animali sono stati allevati nei Paesi Ue e non Ue.