Una forte presa di posizione quella del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla questione dei lupi. Il Ministro ha fatto sentire la sua voce per fermare la richiesta della regione Veneto, che proponeva di allontanare i lupi dalle zone abitate dell’altopiano di Asiago utilizzando proiettili di gomma, ma sparati solo da figure qualificate come la vigilanza regionale, le guardie forestali e la Polizia provinciale, e soltanto verso gli animali troppo vicini alle zone abitate o agli allevamenti di bestiame. Ma l’abbattimento e l’allontanamento dei lupi non servirebbe a nulla, visto che c’è la possibilità di attuare soluzioni più sostenibili per permettere una buona convivenza con l’uomo, l’allevamento e l’agricoltura. Ne ho parlato anche qui: bit.ly/Salviamo_i_lupi.
Anche l’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali, si è fortemente opposto a tale pratica. L’idea, infatti, è quella che i proiettili di gomma non solo non siano riconosciuti dalla scienza come metodo efficace per ottenere l’allontanamento degli animali, ma siano anche molto pericolosi sia per gli stessi animali che per le persone. Inoltre, l’ENPA vede in tutto ciò il pretesto per passare dai proiettili in gomma a quelli in piombo.

salviamo i lupi

Il Veneto, però, non è l’unica regione che si è fatta sentire in merito all’allontanamento dei lupi. Anche le provincie di Trento e Bolzano si sono attivate autonomamente per approvare l’abbattimento dell’animale. Un atto anticostituzionale, visto che la fauna rientra nel patrimonio nazionale, ricorda il Ministro Costa. A lui sono state consegnate anche 443 mila firme di cittadini che combattono e si oppongono a un trattamento degli animali così barbaro.
Sarà necessario provvedere con soluzioni scientifiche e ragionevoli se si vuole davvero far fronte a queste problematiche, non di certo usando armi e proiettili.