Ieri, 16 gennaio, insieme ad alcuni colleghi, al Parlamento europeo di Strasburgo abbiamo manifestato contro i combustibili derivanti da olio di palma. Questi combustibili sono tutt’altro che verdi, sono ritenuti tre volte più dannosi dei normali carburanti diesel. Sono causa di inquinamento, deforestazione e distruzione degli habitat naturali di diversi animali, tra cui gli oranghi già in pericolo di estinzione.

Abbiamo lavorato nelle varie commissioni per chiedere all’Europa un cambio di passo, non vogliamo alimentare politiche insostenibili. E dei risultati li abbiamo ottenuti: a novembre è stata votata la direttiva sulle Energie rinnovabili, che esprime l’intenzione del Parlamento europeo di interrompere entro il 2030 l’uso di combustibili derivanti da olio di palma. Ma a causa di alcune lacune nella normativa, esiste il concreto rischio di aggirare questa volontà, arrivando addirittura ad aumentare le importazioni.

Ho manifestato e continuerò ad impegnarmi per tenere alta la guardia, perché siano rispettate le decisioni prese.
Infatti, si attende per febbraio un importante atto delegato della Commissione europea che chiarisca le disposizioni normative. E alla Commissione vogliamo far sentire forti le nostre voci e quelle dei cittadini.

Chiediamo tutela della salute e rispetto dell’ambiente che ci circonda!