Odg del Movimento 5 Stelle: Gorizia Comune Ogm-free
Il provvedimento sarà discusso in Consiglio comunale. Zullo: “Italia sfrutti semestre europeo per esplicitare chiaro no a organismi geneticamente modificati”

COMUNICATO STAMPA

Fare di Gorizia un Comune a tutti gli effetti Ogm-free.  E’ quanto propone un ordine del giorno che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato in una delle ultime sedute dell’assemblea civica e che approderà nelle prossime settimane (probabilmente dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2014) in aula. Il testo del provvedimento è stato presentato stamani dai portavoce consiliari del M5S Manuela Botteghi, Roberto Marcosig e Mattia Policardo, affiancati dalla consigliera regionale Ilaria Dal Zovo e dal candidato alle elezioni europee del Movimento, Marco Zullo. Il documento che sarà discusso dal Consiglio comunale è stato in parte emendato anche nel corso della commissione ambiente, che nell’ultima riunione (e anche in questo caso il M5S non ha mancato di esprimere le proprie perplessità) ha nominato Franco Hassek quale nuovo coordinatore al posto del dimissionario Francesco Piscopo.

Con l’odg il Consiglio comunale «esprime la propria ferma posizione di contrarietà al fatto che sul territorio comunale vengano coltivati, allevati, sperimentati in campo aperto, trasportati e commercializzati organismi geneticamente modificati, almeno finché non venga accertato senza alcuna ombra di dubbio che  tali prodotti ed operazione colturali non sono nocivi per l’uomo e l’ambiente».  Come ricordato da Zullo, il Parlamento europeo ha approvato lo scorso gennaio una risoluzione con cui si oppone all’autorizzazione alla coltivazione nella Ue del mais geneticamente modificato Pioneer 1507. «Con il provvedimento – ha spiegato il candidato del M5S – l’aula ha affermato che questo mais Ogm non dovrebbe essere immesso sul mercato per la coltivazione, perché il suo polline resistente agli insetti potrebbe danneggiare le farfalle e le falene. Le colture Ogm sono ormai in diminuzione in molti Paesi, a testimonianza dei tanti punti oscuri della sperimentazione».

Secondo Zullo, l’Ue deve adoperarsi affinché ciascun Paese membro «riacquisti la propria sovranità alimentare, concedendo la possibilità di ottimizzare l’utilizzo del territorio al fine di promuovere un’agricoltura biologica e di qualità, che possa contribuire alla salvaguardia del paesaggio peculiare e allo sviluppo di un turismo ecosostenibile». Punti fermi che anche il governo nazionale dovrebbe tenere in considerazione in vista del semestre italiano di presidenza dell’Ue: «L’Italia deve esprimere l’intenzione di non proseguire sulla strada degli Ogm, tenendo ben presenti gli interessi del settore agricolo nazionale», ha indicato Zullo. Come ricordato da Dal Zovo, grazie anche a un emendamento del M5S volto a intensificare i controlli e inasprire i provvedimenti contro i trasgressori, la Regione Fvg ha approvato lo scorso marzo una moratoria alla semina del mais Mon810.

Nella foto in allegato, da sinistra, Mattia Policardo, Marco Zullo, Manuela Botteghi, Ilaria Dal Zovo e Roberto Marcosig.

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