Il contatto e la presenza costante sul territorio, fin dai tempi dei gazebi nelle piazze agli albori del Movimento 5 Stelle, ci hanno permesso di raccogliere le voci e le proposte dei cittadini e portarle con noi all’interno delle istituzioni a qualsiasi livello. Ora, dopo sette mesi di Governo, possiamo cominciare a raccontare quanto fatto fin qui, e constatare che non è altro che il frutto dell’ascolto delle persone. Tanto c’è ancora da fare, ma siamo riusciti a portare a termine le misure principali del contratto di governo.

Nel 2018 abbiamo agito sull’occupazione con misure come il Decreto Dignità. Dal 2019, con la legge di bilancio, vogliamo dare un nuovo corso economico all’Italia.

Riassumiamo, dunque, cosa è stato fatto per rispettare l’impegno preso con gli italiani.

  • Quota 100 > con questa riforma abbiamo liberato i cittadini dalla legge Fornero, permettendo a un milione di persone di accedere alla pensione. Il prossimo obiettivo fra tre anni sarà Quota 41.
  • Stop pubblicità per il gioco d’azzardo > con il Decreto Dignità abbiamo vietato per primi in Europa la pubblicità sul gioco d’azzardo. Da maggio di quest’anno, scaduti anche i contratti ancora in essere, non ci saranno più.
  • Tassa al 15% per le piccole imprese.
  • Risarciti i truffati dalle banche > in questo modo messo in sicurezza la fascia di consumatori che avevano perso tutto.
  • Reddito di cittadinanza > ne ho parlato qui bit.ly/2Tp3exB.
  • Daspo ai corrotti > la norma della Legge Anticorruzione, che allontanerà dalla Pubblica Amministrazione tutti coloro che hanno truffato lo Stato, e premiare la meritocrazia.
  • Tagli ai vitalizi > sia alla Camera che al Senato dal 1 gennaio 2019. Un ulteriore norma riguarda le regioni e impone ai Consigli regionali di tagliare i vitalizi entro giugno, altrimenti verranno tagliati i soldi per le spese di funzionamento della Regione. In poche parole, non verrà elargito denaro per pagare gli stipendi ai Consiglieri regionali.
  • Taglio delle pensioni d’oro > nella Legge di Bilancio sono imposti tagli fino al 40% delle pensioni d’oro, che saranno destinati a finanziare alcune delle misure previste proprio in Legge di Bilancio.

I prossimi passi riguarderanno il taglio degli stipendi di tutti i parlamentari, nonché l’eliminazione degli enti inutili.

Siamo orgogliosi di quanto fatto, ma non lo consideriamo il punto di arrivo. In questa prima fase, ci siamo occupati delle emergenze sociali, ma è solo l’inizio.

Se lo diciamo, lo facciamo.