La sostenibilità e gli obiettivi di sviluppo sostenibile” è stata un’importante occasione per sottolineare il ruolo giocato dalle istituzioni, dalle imprese e da tutti gli stakeholders per rendere lo sviluppo sostenibile il nuovo paradigma dell’economia europea.

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Una sostenibilità che coinvolge il fattore ambientale, ma investe in maniera sinergica diversi altri ambiti. Quando si parla di sostenibilità, il pensiero comune ha in mente solo l’aspetto ambientale, ma tale concetto si rivela invece molto più ampio, perché sorretto da 4 principali pilastri: ambiente, mondo sociale, economico e istituzionale. E’ bene ricordare che tali ambiti hanno come minimo comun denominatore un obiettivo: salvaguardare la dignità della persona. Sostenibilità significa combattere la povertà, le ineguaglianze, la non conoscenza, investendo dunque sull’istruzione e sulla distribuzione equa della ricchezza. E’ dunque nostro compito informare circa le possibilità di utilizzare nuove metodologie, che oltre ad agire in maniera rispettosa sull’intero ecosistema, producono valore e progresso”.

Ringrazio, per il loro intervento, Fabio Massimo Castaldo, collega del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Parlamento europeo e i relatori Enrico Giovannini, Professore Università di Roma Tor Vergata, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS); Pietro Negri, Presidente del Forum Finanza Sostenibile; Luisa Santos, Direttrice per le relazioni internazionali di Business Europe; Rossana Revello, Presidente del gruppo Tecnico per la Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria; Claudia Hahn, Coordinamento SDG, DG Ambiente, Commissione Europea. A mediare Federico Fioretto, cofondatore di Embedded Sustainability Initiative.

Oltre agli interventi istituzionali, interessante la case history concreta fornita da Marco Antonio Attisani, fondatore di Watly, startup innovativa che ha ideato il primo computer termodinamico al mondo, alimentato a energia solare, in grado di purificare l’acqua e fornire energia e connessione internet.

Uno dei focus principali dell’incontro, ha riguardato i 17 obiettivi SDG definiti dalle Nazioni Unite, guida fondamentale per orientarsi verso questo nuovo approccio. L’incontro di oggi a Bruxelles è nato dunque con un intento ben definito: anticipare il progresso, comunicare gli obiettivi ONU, e dare delle linea guida più che mai concrete a una parte fondamentale del ciclo produttivo: le PMI.

Da qui la decisione di suddividere la giornata in due parti: si è partiti da conferenza iniziale, trasformatasi in uno scambio attivo di vedute e proposte tra i relatori presenti e i partecipanti, e  un workshop dedicato alle PMI invitate in Parlamento, 36 il numero dei partecipanti, con sessione pratica formativa coordinata da esperti del mondo Sustainability.