I grandi partiti europei come il PPE (quindi Forza Italia), l’S&D (quindi il PD) e l’ALDE hanno provato ad attaccare la democrazia con una modifica del regolamento sui gruppi politici al Parlamento europeo. Si sarebbero voluti attribuire il diritto di sciogliere i gruppi politici a propria discrezione ma grazie all’intervento della nostra delegazione del Movimento 5 Stelle questa eventualità è stata scongiurata durante i voti in seduta plenaria. Anche ai prossimi europarlamentari di minoranza sarà garantita la possibilità di prendere parte attivamente alle decisioni del Parlamento Europeo.

Ma ripercorriamo i fatti, partendo da una premessa che ci farà capire il contesto in cui ci troviamo.

Al Parlamento europeo, per avere strumenti operativi e intervenire sui report, bisogna far parte di un gruppo politico. Ai gruppi politici sono garantiti infatti dei tempi di parola durante i dibattiti, è garantito di avere dei relatori ombra o relatori principali che possano mettere mano sui report e che hanno quindi la possibilità di partecipare attivamente e incidere su ciò che si discute.
L’alternativa sarebbe far parte dei “non iscritti”, questi, però, non hanno la possibilità di incidere nel processo decisionale avendo molto meno tempo di parola e non potendo nominare relatori per le discussioni delle norme.

Arriviamo ora a quanto accaduto ieri in aula.
Si sono votati gli emendamenti attraverso cui l’establishment della maggioranza avrebbe voluto permettere lo scioglimento di un gruppo politico, basando il giudizio sull’affinità politica tra i componenti del gruppo stesso.
Il problema sta nel fatto che di definizioni di affinità politica non vi era traccia all’interno del testo del regolamento. Perciò, la maggioranza avrebbe potuto stabilire autonomamente che cosa fosse questa affinità e quindi deliberare secondo dei criteri soggettivi e del proprio interesse. Così si sarebbe andati a sciogliere un gruppo senza motivi reali e oggettivi, ma soltanto perché, a discrezione di qualcuno, non ci sarebbe affinità politica. Un buon modo per rendere inoffensivi gruppi politici scomodi.

Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo sensibilizzato i nostri colleghi contro questo approccio antidemocratico e fortunatamente le modifiche non sono passate per la mancanza della maggioranza assoluta (50% + 1 di tutti i deputati). I grandi partiti, che si erano coalizzati per decidere arbitrariamente della vita o della morte dei gruppi politici, sono stati sconfitti. Il nostro successo permetterà a tutti i parlamentari del prossimo Parlamento, anche ai gruppi di opposizione, di poter fare il proprio lavoro.

Una grande vittoria per la democrazia, perché è fondamentale il rispetto dell’opinione di tutti e tutti devono poter lavorare e potersi confrontare sui temi.
C’è ancora molto da fare perché l’Europa sia realmente espressione di un bene comune dei cittadini europei. Noi non ci arrenderemo e porteremo sempre avanti con forza i principi della democrazia in tutte le nostre azioni.