Siamo quasi in chiusura della campagna elettorale, e mi viene spontanea una riflessione.

Il tempo prima del voto è un tempo strano, un po’ assurdo. Tutto accelera, si corre, si scappa, si pensa di dover raggiungere tutti, essere ovunque e convincere chiunque.

In molti comuni si asfaltano le strade, si mettono giochi nuovi nei parchi.

Tutto questo mi fa sorridere. Questa modalità promozionale finisce per diventare assordante e impedisce alle persone di ascoltarti con attenzione e capire chi sei realmente e cosa concretamente puoi fare per loro.

Forse ci meriteremmo davvero che le nostre facce venissero impilate in pacchetti da 5 e vendute dal giornalaio a 4 euro e 90 la bustina.

Cerchiamo altre strade e abbassiamo il rumore di fondo. Insieme.