Le carni lavorate sono cancerogene. A sostenerlo non è certo una di quelle associazioni che agli scettici piace definire complottista, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nel report dell’Oms uscito oggi, le carni lavorate come prosciutto, wurstel, salsicce e bacon vengono inserite nel gruppo 1, quello delle sostanze “sicuramente cancerogene per l’uomo”, al pari di amianto, arsenico, alcol e sigarette: compagni di viaggio non certo allettanti.

carne rossa cancerogena

Ma anche la carne rossa viene tirata in ballo dall´Organizzazione Mondiale della Sanitá, che afferma di avere alcune prove che ne indicano la cancerogenitá. Manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo, e capra sono state classificate come probabilmente cancerogene per gli umani e inserite nel gruppo 2A.

Qui trovate la classificazione sugli agenti cancerogeni compilata dalla IARC agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.

L´Oms afferma che consumare 50 grammi di carne lavorata al giorno (in pratica, due fette di bacon) aumenta del 18% il rischio di sviluppare un cancro al colon. Mentre il consumo quotidiano di 100 grammi di carni rosse fa aumentare il rischio del 17%.

A quanto sembra, le sostanze nocive per l´uomo si possono formare durante la cottura ad alta temperatura a contatto diretto con il fuoco o con una superfice rovente, come quella alla griglia, ma anche durante i processi di lavorazione o aggiunta di conservanti.

L´Oms afferma dunque che la dieta a base di carni rosse e lavorate ha degli effetti molto negativi sulla salute dell´uomo. Senza dimenticare che il consumo di prodotti animali ha un impatto ambientale considerevole e che una percentuale rilevante della carne che viene venduta nei supermercati non viene acquistata e consumata, ma buttata, causando uno spreco di risorse enorme.

Uno stile alimentare e di vita sano non può prescindere da queste considerazioni. Un’alternativa è possibile. Basta sceglierla, a tavola.