Prendo spunto da una notizia di pochi giorni fa per parlare di cibo e salute.

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L’associazione Grano Salus, formata da imprenditori indipendenti in ambito agricolo, ha recentemente reso pubblici i dati di un’analisi che la stessa associazione ha commissionato su un campione di prodotti alimentari industriali di marca. Nel caso specifico sono stati analizzati gli spaghetti, i quali secondo le risultanze delle analisi in buona sostanza contengono Don, Glifosate e Cadmio.

I valori sono all’interno del tetto massimo tranne in due casi in cui superano i limiti che la legge impone per i bambini, sul Don.

La risposta a queste analisi da parte dei gruppi industriali è lapalissiana: se siamo entro i limiti non c’è nulla da temere. Ebbene, in realtà c’è da temere eccome perché ormai è noto che alcune sostanze chimiche siano fortemente dannose, e ingerirle regolarmente bene non fa!

Ma evidentemente gli interessi delle multinazionali prevalgono, e così il principio di precauzione che è stato più volte sancito in Europa viene “dimenticato”. Se al contrario tale regola venisse rispettata oggi queste sostanze sarebbero vietate in tutti i paesi dell’UE, perché il principio di fatto sancisce che la Commissione europea è obbligata a ritirare dal mercato tutti quei prodotti in cui vi sia il sospetto che nuocciano alla salute.

Il mio impegno nelle Commissioni Agricoltura e Mercato Interno con il Movimento 5 Stelle resta fermamente quello di difendere i prodotti italiani di qualità e la salute dei cittadini, a tutti i costi.