Ho letto su un quotidiano locale la notizia della querela da parte dell’Avvocato Paolo Viezzi, presidente di Federcaccia Friuli Venezia Giulia, contro una persona che hanno approfittato della pagina facebook della collega portavoce Ilaria Dal Zovo, consigliera regionale M5S del Friui Venezia Giulia, la quale stava commentando del tutto civilmente la legge regionale sulla caccia, per attaccare pesantemente i cacciatori. La stessa Dal Zovo parrebbe sia stata querelata nonostante non appena accortasi abbia prontamente cancellato i post e preso le distanze da quei contenuti., chiedendo a tutti di mantenere un dialogo corretto nel rispetto di tutte le posizioni e chiedendo collaborazione per individuare i post incriminati nel caso qualcuno fosse sfuggito.

Io condivido appieno la posizione di Ilaria, non tollero la violenza fisica o verbale che sia, da qualsiasi parte arrivi.
Penso allo stesso modo, alla violenza con cui lo stesso Viezzi si è espresso in alcune occasioni. La più eclatante è quella relativa al caso del cane, si chiamava Adamas, freddato da un cacciatore. Il commento è stato “era solo un animale, non è un dramma”, affermazione che ha persino fatto insorgere una nutrita schiera di cacciatori.
Meme_Federcaccia_03
E poi se non ricordo male, qualche tempo fa un professore a scuola trovò una tortorella ferita e anziché soccorrerla la schiacciò con il piede ammazzandola, il tutto davanti a i suoi studenti attoniti. Un atto sicuramente violento e tutt’altro che educativo, ma ci pensò il presidente di Federcaccia Viezzi ad esprimere la sua solidarietà nei confronti dell’insegnante. “Alcune persone mettono in pubblico la loro sensibilità verso gli uccelli e senza alcun pudore si permettono di offendere irreparabilmente la dignità degli uomini”, sentenziò.
Posto che, come ho detto sopra, io sia totalmente contrario ad ogni tipo di violenza ,che non giustifico da qualsiasi parte essa provenga, fossi in Viezzi farei un primo passo per abbassare i toni, perché le battute talvolta fanno male, non solo quelle di caccia.