Ieri sono intervenuto in plenaria del Parlamento Europeo per denunciare la triste realtà delle spose bambine.

Ogni anno oltre 15 milioni di bambine nel mondo sono costrette a sposarsi forzatamente con uomini adulti, in piena violazione dei diritti umani, per ragioni spesso culturali o legate alla tradizione, oppure a causa dell’ignoranza o dell’analfabetismo, o dipendenti dalla situazione sociale di povertà.

Oggi, su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, il Parlamento Europeo ha votato a favore della nostra risoluzione contro la pratica dei matrimoni precoci.

La questione non è soltanto urgente, si tratta di una vera e propria necessità. Per troppi anni i paesi cosiddetti “evoluti” hanno assistito a questo scempio senza fare nulla di concreto. Il fenomeno abbraccia tutto il mondo, in larga parte i paesi dove questi matrimoni avvengono, come Bangladesh, Pakistan, India e Sri Lanka, ma anche l’Europa stessa. E’ infatti eclatante che ogni anno diverse bambine che frequentano le scuole primarie europee, durante i periodi di vacanza rientrino nel paese d’origine dei loro genitori, per poi sparire nel nulla, nella maggior parte dei casi vendute in matrimoni combinati.

Ci tengo a ringraziare soprattutto i tanti volontari e le tante associazioni che sul nostro territorio si adoperano quotidianamente per contrastare questo fenomeno con i mezzi a loro disposizione, spesso troppo scarsi.

Ora sta al Parlamento Europeo dare un forte contributo, non solo assicurando che gli Stati Membri prevedano forti pene per chi direttamente o indirettamente si macchi di questo reato, ma anche chiedendo che questo tema sia tenuto in considerazione negli accordi di cooperazione tra Paesi, perché non è minimamente etico che si facciano affari con Paesi che non rispettano i diritti umani.

L’ 11 ottobre è la Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze, proclamata dall’Onu, e oggi un piccolo motivo in più per festeggiarla siamo riusciti a darlo. Prossima tappa: legge italiana contro la pratica dei matrimoni forzati con i minori.

Ogni bambina, ogni persona, ha il diritto sacrosanto di autorealizzarsi, vivere liberamente e di essere tutelata nel farlo.

#nessunodeverimanereindietro