eri sera sono intervenuto in Commissione IMCO su un tema che mi sta particolarmente a cuore, cioè sulla durabilità dei prodotti di largo consumo. In parole povere, sul fatto che da decenni ormai siamo incastrati in un meccanismo di “usa e getta” che oltre ad essere tutt’altro che etico non è più sostenibile. E’ un dato di fatto.

Non è più sostenibile da un punto di vista etico, per l’enorme spreco di risorse che ne consegue.Non è sostenibile dal punto di vista economico, perché i materiali che utilizziamo non sono né infinitibiodegradabiliE non è sostenibile nemmeno per i cittadini, che sono stufi di comprare beni che non durano.Chiediamo di ricreare quel modello economico in cui i beni durano e si possono riparare. Nella relazione abbiamo chiesto una definizione di obsolescenza programmata, che consenta di sanzionare i produttori che progettano i beni per diminuirne la durata.Nella relazione abbiamo chiesto di impiegare tecniche di costruzione e materiali che rendano più facile e meno onerosa la riparazione dei beni.

Un cittadino deve poter cambiare la parte danneggiata di un cellulare o di un elettrodomestico a costi ragionevoli, senza dover buttar via il cellulare o l’elettrodomestico. Ho chiesto alla Commissione Europea un passo concreto, una proposta legislativa che metta fine alla cultura dell’usa-e-getta.