“Sono fiducioso che nelle prossime settimane prenderemo una decisione per autorizzare nuovamente il glifosato per almeno i prossimi dieci anni”.

Glifosato 3

Con queste parole, il commissario europeo per l’agricoltura, Philip Hogan, lascia poco da intendere.

Nonostante l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro abbia classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”, e che milioni di cittadini europei si siano mossi contro il rinnovo di questo erbicida, la Commissione europea si sta preparando ad avviare il processo di rinnovo del glifosato per almeno altri 10 anni, che potrebbero diventare 15.

E questa sarebbe un’istituzione al servizio dei cittadini?

No, questa è l’ennesima dimostrazione che la Commissione Europea ha più a cuore gli interessi delle multinazionali che la volontà dei suoi cittadini, e che, pur di non danneggiare le relazioni con queste, è pronta a sacrificare la nostra salute e quella dell’ambiente senza alcuna remora.

Infatti, il glifosato ha un prezzo. I gravi danni sulla popolazione causati da questo erbicida in Argentina sono sotto gli occhi di tutti, come documentato dal fotografo Pablo Ernesto Piovano.

Come possiamo lasciare che questo accada anche in Europa e in Italia, dove l’agricoltura svolge un ruolo fondamentale nell’economia e nella cultura del Paese? E’ possibile pensare di poter essere avvelenati, però nei termini di legge?

Non possiamo permettere che questa sostanza continui ad avvelenare la terra, l’acqua e il cibo che arriva sulle nostre tavole.

Non finisce qui. Attenderemo l’iter della cosiddetta “ICE”, l’Iniziativa dei Cittadini Europei. Attraverso l’ICE i cittadini stanno chiedendo alla Commissione europea il divieto totale del glifosato. Per farlo dobbiamo raggiungere un milione di firme in almeno sette diversi Stati membri dell’Unione europea. Qui potrete firmare per partecipare all’iniziativa. (https://stopglyphosate.org/it/)

Riporteremo la questione in Europa così da bloccare e bandire questa sostanza una volta per tutte!